Di seguito la dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Tonia Spina e Luigi Caroli, che hanno chiesto audizione.
“Il direttore di Pugliapromozione, Luca Scandale, deve aver partecipato a un’altra audizione stamattina perché se davvero ritiene di aver <chiarito tutto, ogni ragionevole dubbio> la situazione all’interno dell’agenzia è più grave di quella che noi sospettiamo. Per questo motivo, oggi più di ieri, è importante conoscere il parere del responsabile dell’anticorruzione dell’agenzia perché a questo punto sia un organismo terzo e a tutela della pubblica amministrazione a dirci se la gestione ‘artigianale’ attuata dal direttore – che in audizione ha detto di essere il responsabile di tutti gli atti – sia all’insegna della corretta amministrazione.
“A noi di Fratelli d’Italia non sembra affatto così! Anzi, riteniamo di essere di fronte alla gestione di ingenti risorse pubbliche senza nessun rispetto delle regole, specie quelle del Codice degli Appalti, e soprattutto ‘all’amicizia’: alla domanda che rapporti ci sono fra Scandale e Seganfreddo, deus ex machina della missione, non abbiamo ricevuto risposta. Così, assurdo ma vero, Scandale avrebbe scoperto da noi, in commissione, che il murales di Jacurci, costato 50mila euro ai pugliesi, ‘regalato’ alla facciata di Natuzzi Store di Miami non contiene nessun logo della Regione Puglia, ma anche l’affidamento di servizi alla nota azienda pugliesi di divani per 170mila euro non hanno nessuna pezza giustificativa e preventiva.
“Insomma, a Pugliapromozione, è emerso chiaramente, prima si fanno i ‘fatti’ (fiere, eventi, assunzioni, nomine, consulenze e chi più ne ha più ne metta) e poi si mettono a posto le carte! Giusto per dirne una: prima si spedisce la merce a Miami e poi dopo qualche giorno si fa la gara per conoscere chi la deve spedire… se fossimo su scherzi a parte grideremmo al miracolo! Ma siccome siamo con i piedi per terra capiamo che la missione a Miami è solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso che ormai è all’attenzione di tutta l’Italia. Se questo è il modus operandi ciò che è accaduto con l’avv. Nancy Dell’Olio diventa solo normale consuetudine: prima i ‘fatti’ e poi le ‘carte’ da mettere a posto. Prima facciamo vedere il bando e poi lo pubblichiamo!
“Per questo motivo ribadiamo, ribadiamo oggi più di ieri, con forza la richiesta di audire in Commissione proprio l’avv. Dell’Olio, SOLO sui fatti inerenti il contratto e la proroga dello stesso. Assicuriamo il presidente Francesco Paolicelli che parleremo SOLO di procedure concorsuali, perché noi di Fratelli d’Italia, a livello nazionale proprio per opera del suo ‘campo largo’, sappiamo bene cosa significa infangare le persone con il gossip… In Commissione, perciò, parleremo solo di atti e ci farebbe piacere, proprio per il principio del contraddittorio, che insieme alla Dell’Olio e Scandale ci fosse anche il presidente Michele Emiliano.
Per quello che ci è dato sapere su queste vicende non ci sono inchieste penali, non essendoci stata nessuna denuncia penale, ma se Paolicelli (come ha oggi tentato di fare bloccando le nostre domande) è a conoscenza di inchieste in merito dovrebbe dirci anche come fa a saperlo… e sapere che svelarlo configura anch’esso un reato. Ma di questo ognuno risponde… ogni oltre ragionevole dubbio!”