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MANFREDONIA Disabilità e percorsi ospedalieri a Manfredonia: un’indagine svela le criticità e propone soluzioni

Pochissime strutture prevedono un flusso prioritario per le persone con disabilità

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
16 Marzo 2025
Cronaca // Manfredonia //

Un’indagine conoscitiva condotta tra gennaio e febbraio 2025 dal gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Vincenzo Di Staso, Garante delle persone con disabilità del Comune di Manfredonia, ha evidenziato significative criticità nei percorsi ospedalieri dedicati alle persone con disabilità.

Lo studio, realizzato con il contributo dei dottori Carmine Mione, Michele Gatta Illiceto e Gaetano Granatiero, ha messo in luce carenze strutturali e organizzative che rendono difficile l’accesso alle cure per i pazienti con disabilità, in particolare intellettiva e cognitiva.

Le principali criticità emerse

Dall’analisi delle strutture ospedaliere della provincia di Foggia e della Regione Puglia, sono stati riscontrati i seguenti problemi:

  • Pochissime strutture prevedono un flusso prioritario per le persone con disabilità, con conseguenti tempi di attesa spesso insostenibili.
  • Nessun ospedale esaminato dispone di percorsi tattili o mappe tattili per non vedenti, rendendo difficoltoso l’orientamento autonomo.
  • Gli spazi destinati alle visite mediche non sono adeguati per pazienti con disabilità intellettive o cognitive, che necessitano di ambienti più tranquilli e accoglienti per poter affrontare al meglio il percorso di cura.
  • Molte strutture non dispongono di display luminosi per la comunicazione delle informazioni sanitarie, creando ulteriori barriere per persone con difficoltà uditive o di comprensione.

Le proposte per migliorare l’accessibilità ospedaliera

Consapevoli delle difficoltà economiche e organizzative nel risolvere queste problematiche, il gruppo di lavoro ha avanzato una proposta concreta: istituire in ogni struttura ospedaliera un referente-coordinatore all’interno della direzione sanitaria. Questa figura avrebbe il compito di garantire una presa in carico efficace e personalizzata per i pazienti con disabilità complessa e/o cognitivo-relazionale, fungendo da raccordo tra la famiglia o il caregiver, la medicina territoriale e i servizi ospedalieri.

L’iniziativa mira a rendere gli ospedali più inclusivi e accessibili, assicurando un’assistenza sanitaria adeguata a tutte le persone, indipendentemente dalle loro necessità specifiche. La relazione completa dell’indagine è stata inviata alle autorità competenti, tra cui l’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, le direzioni generali della ASL Foggia, del Policlinico Riuniti di Foggia, della Casa Sollievo della Sofferenza e delle principali case di cura della provincia.

L’auspicio è che queste segnalazioni possano tradursi in interventi concreti per garantire un diritto fondamentale: l’accesso equo e dignitoso alla salute per tutte le persone con disabilità.

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