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GARLASCO Delitto di Garlasco, spunta una nuova pista: sui capelli di Chiara trovate tracce di nicotina

La perizia dice che il fumo è nella parte finale dei capelli, in quella centrale e soprattutto vicino al cuoio capelluto, particolare che testimonierebbe un'esposizione prolungata al fumo

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
19 Marzo 2025
Cronaca // L'inchiesta //

Al momento della morte, sui capelli di Chiara Poggi c’erano tracce di nicotina. Un dettaglio ripescato dai faldoni dell’inchiesta sul delitto di Garlasco dopo la riapertura delle indagini sul caso in seguito alla nuova accusa della Procura di Pavia su Andrea Sempio per omicidio “in concorso con altri o con Alberto Stasi“. Tra le carte, scrive il “Messaggero”, spunta proprio quella perizia del 2008 che rileva la presenza di fumo. Anche se il fidanzato Stasi non è un fumatore.

La perizia tossicologica

 Era stato Angelo Groppi a svolgere una perizia tossicologica sulla ragazza, rivelando il particolare della nicotina. E, visto che Chiara non fumava, si doveva trattare di esposizione prolunga al fumo di qualcuno che le stava vicino. Il padre di Chiara, Giuseppe Poggi, è un fumatore, ma era n vacanza da una settimana con la moglie Rita Preda.

Il fumo, i capelli e il portacenere

La perizia dice che il fumo è nella parte finale dei capelli, in quella centrale e soprattutto vicino al cuoio capelluto, particolare che testimonierebbe un’esposizione prolungata al fumo. A completare il quadro, un portacenere con segni di utilizzo ma senza mozziconi in alcune foto scattate dai carabinieri sul luogo del crimine. Al riguardo, la madre aveva detto: “Mia figlia non avrebbe mai lasciato un portacenere sporco in cucina”. Ora c’è da capire se quei mozziconi siano stati fatti sparire oppure acquisiti prima della foto, o ancora se si trovino tra i reperti conservati, 18 anni dopo il delitto.

Tracce biologiche nella villetta

 Disponendo il prelievo coattivo del dna di Andrea Sempio, il gip di Pavia Daniela  Garlaschelli ha anche indicato l’esigenza della comparazione con le altre tracce biologiche isolate nella villetta. Nel frattempo però molti reperti sono andati perduti. La tastiera del computer usato da Sempio con l’amico Marco, fratello di Chiara, è stata smaltita. E non si trovano né il tappetino del bagno né il pigiama della vittima. In una foto c’era l’indumento con la mano insanguinata dell’assassino, che si sarebbe ripulito al lavandino. Sul dispenser del sapone erano state trovate un’impronta digitale di Stasi e una seconda traccia, ai tempi risultata illeggibile.

I testimoni

 I testimoni continuano intanto a essere sentiti dagli investigatori. Ci sono i genitori di Chiara, le cugine Paola e Stefania Cappa, i vicini di casa. Due giorni fa Le Iene hanno incontrato un supertestimone che ha deciso di esporre la sua verità spiegando di non aver parlato all’epoca perché “avevo paura di finire nei guai”. Il suo racconto è nelle mani dell’autorità giudiziaria. “Qui non si parla di errori, ma di volontà – dice -. Un mese dopo il delitto io avevo delle cose da dire, ma non c’è stata l’intenzione di ascoltare”.

Il legale di Sempio: “Lui è tranquillo”

 E infine, c’è Andrea Sempio. Il suo legale dice che lui è “tranquillo” e che sta pensando a “sistemare la questione lavorativa”. Lui vende telefoni e, dice, “non se la sente di incontrare persone”. Sta valutando però di “riprendere a lavorare” per non tornare continuamente alla vicenda con il pensiero e perché tanto, dice ancora il suo avvocato, “non cambia niente. Lui è innocente. Il problema è che non sarà mai risarcito per questa sofferenza”.

FONTE: TGCOM24.COM.

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“Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.” Dostoevskij

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