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INNAMORATO “Troppo pochi due anni per aver causato la morte di un incolpevole ragazzo di soli 17 anni”

Troppo pochi due anni per aver causato la morte di un incolpevole ragazzo di soli 17 anni con uno sciagurato mancato rispetto di uno "Stop"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Marzo 2025
Attualità // Prima pagina //

Troppo pochi due anni per aver causato la morte di un incolpevole ragazzo di soli 17 anni con uno sciagurato mancato rispetto di uno “Stop”: il giudice l’ha mandata a processo.

Nei giorni scorsi si è svolta in Tribunale a Bari, avanti il giudice Nicola Bonante, l’udienza preliminare del procedimento penale per la tragica morte di Anthony Innamorato (in foto), il diciassettenne di Mola deceduto in seguito ad un terribile incidente stradale occorso il 2 ottobre 2023 a Conversano. Per il decesso del giovanissimo, che ha gettato nella disperazione i suoi cari, assistiti da Studio3A, il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, la dott.ssa Luisiana Di Vittorio, al termine delle indagini preliminari, ha chiesto il rinvio a giudizio per i due automobilisti coinvolti, in particolare per L. G., una venticinquenne di Gioia del Colle, per il reato di omicidio stradale, oltre che per P. M, un trentenne di Polignano a Mare, per il reato di guida in stato di alterazione psicofisica, sotto l’effetto di sostante stupefacenti.

Quella maledetta sera Anthony era trasportato come passeggero nello scooter condotto da un amico e coetaneominorenne all’epoca dei fatti: in quanto tale, il procedimento a suo carico per le sue responsabilità nel sinistro in ordine alla violazione del limite di velocità (si stima che procedesse tra i 71 e i 78 km/h contro i 50 consentiti) è in capo alla Procura dei Minori. I due procedevano lungo via Bari quando all’improvviso, da una lateralevia Giuseppe Di Vittorio, è sbucata immettendosi nella strada principale e iniziando la svolta a sinistra la Volkswagen Golf condotta dalla giovane di Gioia del Colle, che “nonostante la presenza del segnale di “Stop”, ben visibile e in buono stato di conservazione, ometteva di concedere la precedenza al motociclo Honda S 125 con a bordo il trasportato Innamorato” per citare la richiesta di processo spiccata nei suoi confronti dal Sostituto Procuratore. La vettura, peraltro, è risultata anche priva di copertura assicurativa.

In seguito all’inevitabile collisione, la giovane vittima ha avuto la ulteriore sventura, dopo essere stato sbalzato dallo scooter, di rovinare nella corsia opposta dov’è stato travolto da un’altra vettura, una Bmw 320 D, che procedeva regolarmente per la sua strada ma il cui conducente P. M.si era messo alla guida in condizioni di alterazione psicofisica essendo risultato positivo al droga-test, più precisamente alla cocaina, e dovrà quindi renderne conto. Purtroppo per il diciassettenne non c’è stato nulla da fare, troppo gravi i politraumi riportati.

suoi familiari, per essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso l’Area manager per la Puglia responsabile della sede di Bari Sabino De Benedictis, si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha profuso ogni sforzo per dare risposte ai suoi assisiti, e ha anche messo loro a disposizione l’ing. Pietro Pallotti quale consulente tecnico di parte per partecipare alla perizia cinematica ricostruttiva del sinistro affidata dal magistrato inquirente all’ing. Luca Ancora e decisiva per stabilire le responsabilità.

La famiglia Innamorato si aspetta un segnale adeguato da parte della giustizia penale e, pertanto, ha accolto con favore l’esito dell’udienza preliminare fissata dal Gup dott. Bonante riscontrando la richiesta di rinvio a giudizio del Pm e tenutasi nei giorni scorsi: il giudice, infatti, ha rigettato la richiesta di patteggiamento a due anni di reclusione, con la sospensione condizionale, presentata dall’imputata, ritenendola una pena troppo lieve in rapporto alla fatale e irreparabile violazione commessa e, così come ha fatto per l’altro automobilista, che invece non ha chiesto riti alternativi, l’ha rinviata direttamente a processo avanti il giudice monocratico, seconda sezione Penale, dott. Marco Guida, con prima udienza del processo fissata per il 10 giugno prossimo. (NOTA STAMPA).

 

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