FOGGIA – Un mosaico di intercettazioni ambientali e immagini di videosorveglianza ha incastrato una presunta banda di rapinatori attiva a Foggia.
Sono otto gli indagati — cinque in carcere, tre ai domiciliari — accusati di aver messo a segno tre colpi tra novembre 2023 e febbraio 2024, presi di mira una gioielleria, un ufficio postale e una sala slot.
Gli avvocati difensori hanno optato per il giudizio abbreviato, una scelta strategica per tentare di contenere le pene, che in questo tipo di rito vengono ridotte di un terzo.
Il processo inizierà il 19 maggio davanti al giudice per l’udienza preliminare Odette Eronia.
Gli imputati e le accuse
Dietro le sbarre ci sono G. M. (27 anni), E. B. (26), S.B. (35), L. M (35) e C. F. R. (35).
Agli arresti domiciliari invece si trovano A. D. (52), D. A. (43) e suo figlio C. P. (20).
Gli indagati continuano a dichiararsi innocenti, sebbene la maggior parte abbia scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia.
La richiesta di processo immediato, avanzata dal pubblico ministero Enrico Infante e accolta dal gip Francesca Mannini, si basa sulla presunta evidenza delle prove raccolte, tra cui le intercettazioni captate grazie a microspie installate nelle auto di alcuni sospettati.
I colpi contestati
30 novembre 2023: gioielleria “Piccole Gioie”
In tre sono accusati di aver pianificato e realizzato la rapina. Tre banditi a volto coperto, armati di pistola, hanno fatto irruzione nel negozio, minacciando i presenti e fuggendo con gioielli di valore.
D. sarebbe stato l’autista, mentre B. avrebbe fatto da palo.
31 gennaio 2024: ufficio postale al rione Candelaro
Tre di loro sarebbero i responsabili di questa seconda rapina.
Armati di una pistola giocattolo, hanno minacciato dipendenti e clienti, portando via appena 924 euro e un assegno da 13mila euro.
La cassaforte, dotata di apertura temporizzata, ha impedito un bottino più ricco. La donna avrebbe svolto un sopralluogo poco prima del colpo per dare il via libera.
13 febbraio 2024: sala slot “Big Billionaire”
La terza rapina, la più violenta, ha visto quattro uomini mascherati e armati di pistole giocattolo aggredire un dipendente, colpendolo con calci e pugni.
Il bottino: 7mila euro e il portafoglio del malcapitato.
In tre sono accusati dell’aggressione. Gli investigatori hanno ricostruito l’azione anche grazie a una microspia che ha registrato le fasi preparatorie del colpo.
Le parti civili
Le vittime delle rapine — i titolari della gioielleria “Piccole Gioie”, l’ufficio postale n.10 del rione Candelaro, la società “Euroslot” e il dipendente aggredito — potranno costituirsi parte civile nel processo.
Il lavoro investigativo della squadra mobile, supportato da intercettazioni e immagini, ha delineato uno scenario che la difesa cercherà di smontare in aula.
Il rito abbreviato, però, riduce gli spazi per la discussione pubblica: il giudice deciderà sulla base delle prove già raccolte. Il 19 maggio, la parola passerà al gup.
Lo riporta lagazzettadelmezzogiorno.it