FOGGIA – Una rara opportunità di ammirare l’aurora boreale si prospetta per l’Italia. Secondo le previsioni del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), una forte espulsione di massa coronale (CME) partita dal Sole il 21 marzo 2025 dovrebbe raggiungere la Terra entro la mezzanotte del 23 marzo.
Questo fenomeno ha innescato un’allerta geomagnetica di livello G3, aumentando le possibilità di vedere l’aurora boreale anche dalle regioni settentrionali italiane e, con un po’ di fortuna, persino più a sud.
Cos’è l’aurora boreale e come si forma
L’aurora boreale è uno dei fenomeni naturali più affascinanti e si manifesta quando il vento solare — un flusso di particelle cariche emesse dal Sole — raggiunge il campo magnetico terrestre.
L’interazione tra queste particelle e i gas presenti nell’atmosfera, principalmente ossigeno e azoto, provoca l’emissione di luce, creando le tipiche danze luminose nel cielo.
La variazione dei colori dipende dalla quota e dal tipo di gas coinvolto: l’ossigeno a quote più basse (100-300 km) produce tonalità verdi, mentre a quote più elevate (400-800 km) genera bagliori rossi.
Perché l’aurora in Italia appare rossa?
A differenza delle classiche sfumature verdi visibili in luoghi come la Lapponia o l’Islanda, l’aurora osservata in Italia tende a tingersi di rosso.
Questo avviene perché, durante eventi di attività solare particolarmente intensa, le particelle solari riescono a raggiungere strati più alti dell’atmosfera, dove l’ossigeno molecolare produce questa particolare colorazione.
Il fenomeno rosso, sebbene meno comune, è già stato avvistato in passato anche nel nostro Paese.
Dove e quando guardare il cielo questa notte
Per chi desidera tentare di osservare questo spettacolo celeste, le regioni del Nord Italia, come Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, sono le più promettenti.
Tuttavia, date le condizioni eccezionali e la natura imprevedibile del fenomeno, non è esclusa la possibilità di avvistamenti anche in altre zone della penisola.
Il consiglio è di cercare luoghi lontani dall’inquinamento luminoso e di puntare lo sguardo verso nord a partire dalla mezzanotte.
Il cielo sereno sarà un alleato indispensabile per ammirare questo raro evento atmosferico.
Stanotte potrebbe essere una di quelle serate da ricordare: occhi al cielo e macchine fotografiche pronte per immortalare uno degli spettacoli più affascinanti che la natura possa offrire.
Lo riporta passioneastronomia.it