“Io mi fermo qui.” Con queste parole, Mario Marchese annuncia la sua uscita dall’amministrazione comunale, denunciando il caos politico e la deriva dell’attuale gestione.
La crisi si è innescata alcune settimane fa, quando Alternativa Civica, il movimento della sindaca Lidya Colangelo, ha richiesto una verifica di maggioranza senza alcuna comunicazione ufficiale. Da quel momento, l’azione amministrativa si è bloccata, trasformandosi in una semplice “corsa alla poltrona”, priva di contenuti politici concreti.
Marchese, fino ad oggi assessore e rappresentante del Movimento dei Popolari, racconta di non essere mai stato convocato per la verifica, pur continuando a lavorare con dedizione per dotare il Comune di un bilancio di previsione. Ma pochi giorni fa è arrivata la decisione della sindaca: l’azzeramento della Giunta.
Secondo Marchese, questa scelta è stata dettata dalle pressioni di vari gruppi e partiti, compresi esponenti dell’opposizione come Forza Italia, che hanno chiesto di entrare in Giunta per garantire la sopravvivenza dell’amministrazione. Un episodio emblematico si è verificato il 27 febbraio, quando la consigliera di Forza Italia, Rosa Caposiena, ha votato a favore di un punto all’ordine del giorno nonostante il voto contrario di cinque consiglieri di maggioranza, scatenando quello che Marchese definisce un vero e proprio “mercato delle vacche”.
“Questo non è il modo in cui intendo la politica. Qui non si pensa più al bene della città, ma solo agli interessi personali”, dichiara l’ormai ex assessore. L’accordo politico-elettorale sottoscritto il 17 giugno 2024 tra Lidya Colangelo e Anna Paola Giuliani è stato completamente disatteso, tradendo la fiducia degli elettori”.
La mancanza di chiarezza e di una guida forte ha alimentato tensioni, rancori e scontri interni, al punto che Marchese stesso ha denunciato minacce e intimidazioni ricevute da ignoti, che lo esortavano a dimettersi.
“Non posso più far parte di questa amministrazione, che ha riproposto le peggiori logiche di potere”, conclude, annunciando il suo ritiro dalla politica attiva. Nel suo messaggio finale, ringrazia chi ha creduto in lui e si scusa per non essere riuscito a cambiare la città come avrebbe voluto. Ora, dice, tornerà a occuparsi dei suoi affetti e del suo lavoro, con la certezza di aver sempre agito con onestà e lealtà.
Lo riporta lagazzettadisansevero.it.