SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) – A San Giovanni Rotondo sale la tensione politica dopo una seconda notte di fuoco. A distanza di appena 24 ore dall’incendio che ha distrutto l’auto di Matteo Masciale, segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere comunale, un nuovo rogo ha colpito l’auto di Pio Cisternino, esponente del Movimento Popolare Sangiovannese e voce dell’opposizione locale.
L’episodio è stato denunciato dallo stesso Cisternino attraverso un video diffuso sui suoi canali social, registrato poco dopo le 2 di notte, mentre le fiamme venivano domate. «Abbiamo appena finito di spegnere l’incendio della mia autovettura. Sotto casa. Nel cuore della notte, come già successo anni fa, in chiaro stile criminale», afferma con amarezza.
Nel suo intervento, Cisternino non nasconde la rabbia e la frustrazione: «Di nuovo mi bruciano la macchina, sotto casa, dopo che io inizio un serio impegno politico per ripristinare una condizione di normalità in questa città. Io chiedo: perché? Ma che problema avete? Sapete dove abito, venite, citofonate, io scendo e parliamo».
Il tono si fa poi più acceso: «Cosa volete ottenere? Spaventarmi, intimorirmi, zittirmi? Cosa volete ottenere?». E lancia un appello diretto ai cittadini: «Vi prego, non girate la testa dall’altro lato». Conclude infine con una dichiarazione di resistenza: «A muso duro sempre. A testa alta, battendoci per il ripristino di un senso di legalità, tra le altre cose, in questa città».
Due incendi in due notti contro figure di spicco della politica locale aprono interrogativi inquietanti e pongono il tema della sicurezza e della legalità al centro del dibattito cittadino. Le forze dell’ordine hanno avviato indagini per chiarire la matrice degli episodi e individuare i responsabili. Nel frattempo, la comunità di San Giovanni Rotondo resta scossa e si interroga sul futuro della convivenza democratica nel territorio.