FOGGIA – La Puglia affronta una doppia emergenza che minaccia di paralizzare città ed economia: da una parte la crisi idrica, dall’altra la gestione dei rifiuti. La situazione, già tesa, alimenta scontri politici sempre più accesi.
Il commissario nazionale per le risorse idriche, Nicola Dell’Acqua, lancia l’allarme: “La situazione è peggiore dello scorso anno. I bacini sono ai minimi storici e l’estate si preannuncia durissima”.
La crisi colpisce duramente l’agricoltura, con Legacoop che stima perdite per un miliardo di euro a causa delle rese dimezzate.
In Capitanata, denuncia il consigliere regionale Antonio Tutolo, le risorse sono insufficienti: “Su 60 milioni di euro necessari per garantire l’acqua ai cittadini, ne abbiamo solo 52.
A Foggia, chi vive ai piani alti non ha più acqua già da ora, a meno che non si alzi alle cinque del mattino.
E 140mila ettari di terreni irrigui resteranno a secco”.
Sul fronte rifiuti, la tensione è altrettanto alta. I consiglieri regionali di Forza Italia — Paride Mazzotta, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia, Francesco La Notte e Giuseppe Tupputi — chiedono le dimissioni del presidente della Regione, Michele Emiliano, e dell’assessora all’Ambiente, Serena Triggiani.
Li accusano di aver portato la Puglia a “tariffe sempre più alte per i cittadini e discariche sature”, denunciando la necessità di aprire nuovi siti di smaltimento.
La contestazione non arriva solo dal centrodestra. Anche il Movimento 5 Stelle e la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone (Partito Democratico), chiedono una revisione del piano rifiuti. Capone sollecita la sospensione delle modifiche al piano approvato nel 2021, sostenendo che “il Salento ha già dimostrato di rispettare gli standard” e invocando attenzione ai comitati locali contrari all’ampliamento delle discariche di Deliceto, Ugento e Manduria.
La battaglia politica si intreccia con le paure delle comunità locali e le difficoltà del settore agricolo. La Puglia, già piegata dalla siccità e dai rifiuti, rischia di affrontare un’estate da bollino nero. La risposta della politica sarà cruciale per evitare il collasso di un territorio sempre più provato dalle emergenze ambientali ed economiche.
Lo riporta repubblica bari