SEQUESTRO PER GESTIONE ILLECITA DI RIFIUTI SPECIALI E DISCARICA ABUSIVA
Il Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo impeditivo di un compendio aziendale e del profitto, nella forma diretta e per equivalente, dei beni dell’ente coinvolto. Il valore complessivo del sequestro ammonta a oltre 900 mila euro, includendo risorse finanziarie nella disponibilità dell’amministratore dell’impresa sottoposta a indagine.
I Finanzieri del Comando Provinciale BAT, su delega della Procura della Repubblica di Trani, hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo nei confronti di una persona fisica e di una persona giuridica. L’attività investigativa, condotta anche ai sensi del D.lvo 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, ha portato al blocco di diversi rapporti bancari intestati alla società coinvolta e al suo rappresentante legale. Sono stati inoltre sequestrati le quote societarie e l’intero compendio aziendale, composto da sei immobili, tra terreni e fabbricati, situati a Corato e in parte adibiti a discarica abusiva.
Le indagini ambientali, coordinate dal Pubblico Ministero e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Barletta, hanno rivelato che il legale rappresentante di una S.R.L. ha acquistato, per un lungo periodo, rifiuti speciali, sia pericolosi che non, senza la documentazione prescritta per attestare la loro origine e il tracciamento. Inoltre, è emerso che l’impresa ha emesso semplici ricevute fiscali per alcune cessioni di rifiuti, anche derivanti da reati contro il patrimonio, anziché la documentazione fiscale e ambientale prevista dalla normativa vigente. Questi rifiuti venivano trattati dall’impresa come conferimenti occasionali da parte di privati, in violazione della legge.
Le indagini hanno permesso di accertare che il rappresentante legale della società, agendo nell’interesse e a vantaggio dell’ente indagato, ha sistematicamente utilizzato suoli agricoli, privi delle necessarie autorizzazioni rilasciate dalla Città Metropolitana di Bari, per lo smaltimento illecito di rifiuti. In tali aree è stata individuata una vera e propria discarica abusiva, con un evidente impatto sull’ambiente circostante.
L’attività investigativa si inserisce in un più ampio contesto di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, nel rispetto degli articoli 9 e 41 della Costituzione. Il lavoro della Guardia di Finanza testimonia ancora una volta l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente e nella tutela della salute pubblica, garantendo il benessere della collettività e delle future generazioni.