GENOVA – Un uomo di sessant’anni, in evidente stato di ebbrezza, ha minacciato con un coltello un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale Galliera di Genova.
L’episodio, avvenuto nella giornata di ieri, si inserisce in un contesto di crescente difficoltà per il personale sanitario, sempre più spesso vittima di aggressioni da parte dei pazienti.
La minaccia e la fuga
L’uomo, un cittadino italiano noto alle forze dell’ordine, si era presentato al pronto soccorso con in mano un brick di vino, pretendendo di entrare con la bevanda.
Al rifiuto di un infermiere, ha reagito estraendo un coltello e minacciandolo.
Immediatamente è scattato l’allarme: il personale ha contattato la polizia, ma nel frattempo l’aggressore si è dato alla fuga.
Riconosciuto e arrestato
La sua libertà, tuttavia, è durata poco. Dopo alcune ore, il sessantenne è stato soccorso da un’ambulanza in stato di semi-incoscienza, probabilmente a causa di un coma etilico.
Una volta giunto nuovamente al Galliera, gli infermieri lo hanno riconosciuto e avvertito la polizia.
Gli agenti delle volanti, intervenuti sul posto, lo hanno arrestato applicando le nuove norme che prevedono l’arresto differito per tutelare il personale sanitario da aggressioni.
Un’esistenza segnata dall’alcol
Il protagonista di questa vicenda è una figura già nota sia ai sanitari sia alle forze dell’ordine.
Nato a San Giovanni Rotondo, il paese di Padre Pio, porta come secondo nome proprio “Pio”.
La sua vita è stata a lungo segnata dalla dipendenza dall’alcol, contro la quale combatte da anni senza successo.
L’episodio rilancia ancora una volta l’allarme sulla sicurezza negli ospedali e sulle difficoltà che il personale sanitario deve affrontare quotidianamente nel gestire pazienti in condizioni critiche, spesso legate a dipendenze o disagio sociale.
Lo riporta primocanale.it
Invece di intervenire l’autombulanza, togliendo tempo e possibilita’ di intervento a chi ne ha veramente bisogno, si poteva chiamare un carro funebre e accompagnarlo al cim….tero.