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PAPA Proclamati 5 giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco

Il lutto nazionale andrà da oggi, martedì 22 aprile, a sabato 26 aprile

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Aprile 2025
Attualità // Cronaca //

Il governo Meloni, riunito nel Consiglio dei ministri, ha proclamato che per la morte di Papa Francesco ci saranno cinque giorni di lutto nazionale in Italia. A partire da oggi, martedì 22 aprile, e fino a sabato 26 aprile 2025. La decisione era attesa, anche se nelle ultime ore si era ipotizzato che ci sarebbero stati solo tre giorni di lutto. Fonti vicine al governo hanno spiegato che la prassi per la morte dei capi di Stato è stata di cinque giorni anche in occasioni passate. Per di più, questo fa sì che il lutto si estenderà fino al giorno dei funerali del pontefice. Il Consiglio dei ministri ha anche preso un’altra decisione: Fabio Ciciliano, capo del dipartimento della Protezione Civile, sarà di fatto il commissario per l’organizzazione e la gestione dei funerali del Papa, oltre che delle cerimonie che ne seguiranno. Per “assicurare la funzionale organizzazione delle esequie del Santo Padre Francesco e della successiva cerimonia di per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice”, si legge nel decreto, Ciciliano si occuperà delle “misure organizzative relative alla mobilità, all’accoglienza, anche sanitaria, e all’assistenza della popolazione e a quant’altro occorra”.

Il lutto pubblico nazionale, come spiega l’Ufficio del cerimoniale di Stato, di norma viene dichiarato “secondo le modalità e i contenuti indicati dalla presidenza del Consiglio dei ministri”.

Concretamente, “le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz’asta”, e il ministro degli Esteri può chiedere che lo stesso avvenga sia nelle ambasciate italiane nel mondo, sia nelle ambasciate di altri Stati presenti in Italia. Le bandiere che si trovano all’interno, invece, “sono abbrunate con due strisce di velo nero a cravatta”.

Sul piano pratico non dovrebbero esserci molte conseguenze – i giorni di lutto nazionale non sono festivi né hanno altre ricadute dirette sui cittadini – ma restano diversi interrogativi. Ad esempio, il lutto nazionale sarà in corso anche durante le celebrazioni per il 25 aprile, in un anno in cui peraltro ricorre l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, ai microfoni di alcuni cronisti – tra cui quelli di Fanpage.it – ha spiegato: “Tutte le cerimonie sono consentite, naturalmente tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.

Su un piano diverso c’è anche la questione delle quattro gare del campionato di Serie A di calcio che sono state rinviate e dovrebbero giocarsi domani, mercoledì 23 aprile. Vista la proclamazione del lutto nazionale, saranno rimandate ancora una volta? “Sono sospese le partite di sabato”, il giorno dei funerali, ha detto ancora il ministro, “per quanto riguarda quelle dei prossimi giorni arriveranno ulteriori comunicazioni”. Sul fronte strettamente politico, invece, resta l’ipotesi che slitti il premier time fissato per mercoledì. Domani alle 16 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrebbe dovuto presentarsi al Senato per rispondere alle domande dei parlamentari, per la prima volta dopo oltre un anno dall’ultima occasione simile. Ma fin da lunedì, dopo la notizia della morte di Papa Francesco, è circolata l’ipotesi che l’appuntamento venga rimandato. Starà alla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama del Senato decidere sul rinvio o meno, e la proclamazione del lutto nazionale potrebbe influire.

Lo riporta fanpage.it

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“Non si può seppellire la verità in una tomba: questo è il senso della Pasqua. ” (Clarence W. Hall)

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