FOGGIA – Gli invasi della Capitanata segnano un deficit di 82 milioni di metri cubi d’acqua rispetto allo scorso anno.
La diga del Locone, nel nord barese, dispone appena di 2 milioni di metri cubi destinati all’irrigazione, una quantietà drammaticamente insufficiente per garantire l’avvio della stagione irrigua.
A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, che riporta i dati aggiornati dell’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche: al 18 aprile 2025 sono presenti solo 112 milioni di metri cubi contro i 195 milioni dello stesso periodo del 2024.
La preoccupazione degli agricoltori cresce, alimentata dai danni subiti nel 2024, quantificati in oltre un miliardo di euro, e dal timore che l’attuale crisi possa assumere proporzioni ancora più gravi.
La diga del Locone, che dovrebbe servire sia usi potabili che agricoli, attualmente registra 36 milioni di metri cubi, ma ben 34 sono riservati all’acqua potabile.
Di fronte a questo scenario, si è svolto un incontro tra l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e 19 consorzi di bonifica attivi nel territorio, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione e pianificare interventi strutturali e gestionali a lungo termine.
Emergenza idrica su tre regioni
Il Segretario Generale dell’Autorità, Vera Corbelli, ha illustrato le azioni avviate attraverso un approccio integrato, con particolare attenzione alle colture e alle aree irrigate.
L’ultima seduta dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici ha evidenziato una condizione di “criticità severa alta” in Puglia, Basilicata e Calabria.
I numeri sono allarmanti:
Il sistema Fortore (diga di Occhito e diga di Celone) è in deficit di oltre 190 milioni di metri cubi rispetto al volume autorizzato.
Il sistema Ofanto, che include la diga del Locone, presenta un deficit di 57,38 milioni di metri cubi.
Il sistema Sinni (monte Cotugno, Pertusillo) è sotto di 166,72 milioni di metri cubi.
Tavoli tecnici e soluzioni condivise
L’incontro ha posto le basi per una valutazione integrata tra disponibilità idrica, tipologia di colture e utilizzi.
L’obiettivo è duplice: sostenere l’agricoltura, cuore pulsante dell’economia pugliese, e costruire una sinergia operativa tra Autorità di Bacino e consorzi di bonifica per affrontare in modo efficace le criticità ormai cicliche legate alla siccità.
Una sfida sempre più urgente, mentre l’acqua, bene primario, diventa ogni giorno più scarso.