StatoQuotidiano.it, Foggia 21 maggio 2022. Semaforo verde per l’avvio dei lavori di restauro e valorizzazione dell’area archeologica di Herdonia, abitato dauno del IV-III secolo a.C. e municipium romano, importante punto di incrocio tra le vie Traiana, Eclanense e per Venosa, le cui testimonianze di epoca daunia, romana e medievale sono state messe in luce in seguito a estese campagne di scavo condotte dal 1962 al 2000.
Fondamentale è stato l’accordo stipulato lo scorso 12 maggio tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, diretta dall’architetto Anita Guarnieri, e il comune di Ordona nella persona del sindaco, l’avvocato Adalgisa La Torre. Un atto determinante per condividere le attività progettuali e dare il via ai lavori finalizzati alla tutela e alla conservazione del bene di esclusiva competenza della Soprintendenza che assumerà la Direzione Scientifica, il Coordinamento della progettazione e della Direzione Lavori.
L’intervento tanto atteso prenderà forma attraverso la realizzazione del progetto per il restauro e la valorizzazione del centro di Herdonia, finanziato per 1 milione di euro nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo, firmato nel 2019 dal Presidente del Consiglio dei Ministri, noto come CIS Capitanata. L’accordo, stipulato ai sensi dell’art. 15 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., definisce gli sviluppi e le modalità attuative del progetto, sulla base del preliminare, presentato dal comune di Ordona, soggetto beneficiario del finanziamento, e approvato dalla Soprintendenza nello scorso mese di gennaio.
Nel contempo la SABAP-FG, di concerto con il Segretariato Regionale della Puglia, quale Stazione appaltante, sta procedendo alla progettazione di ulteriori interventi finalizzati al pieno recupero del sito, per un importo complessivo di 1.700.000 euro provenienti dalla programmazione del Ministero della cultura.
«Ci avviamo verso una nuova stagione del parco archeologico di Herdonia – commenta l’arch. Anita Guarnieri – L’ambizione è di attivare attraverso l’apertura al pubblico del Parco un processo di valorizzazione del territorio con la messa in rete dei molteplici attrattori culturali che si pongono lungo il percorso della via Appia, oggetto a sua volta di progetti di recupero e valorizzazione, promossi nell’ambito dell’iter di candidatura della Regina Viarum alla lista del patrimonio mondiale UNESCO».