MONTE SANT’ANGELO (FOGGIA), 21/05/2022 – “Ieri 20 maggio 2022 è stata scritta una pagina di storia”, scrive Raffaele Piano sui social. “Infatti oggi abbiamo firmato un protocollo di intesa per la creazione del Presidio Slow Food del Pane di Monte Sant’Angelo”.
“Il pane di Monte Sant’Angelo”. I Presidi Slow Food del Gargano da oggi sono 6: la Capra Garganica, la Fava di Carpino, gli Agrumi del Gargano, la Vacca Podolica del Gargano e il Caciocavallo podolico del Gargano. 6 pietre preziose 6 simboli identitari per un territorio che è “Cattedrale del Creato”. (fonte: Il bello di Monte Sant’Angelo)
Ma quale pane? Certamente quello di una volta perché era cotto, lentamente, nei forni a legna che coferivano le fragranze della quercia, del mandorlo, dell’ulivo… Oggi il suo gusto è cambiato perché sono cambiate le tecniche, pur usando il lievito madre (forse ancora qualcuno). Il grano dovrebbe essere lo stesso del tavoliere se non di provenienza est europa. L’acqua è AQP, come nel resto della provincia. La nano d’opera? Solo macchine, non più a mano. Quindi, dove ci azzecca stó presidio? Forse all’aria fine? Si, come i prosciutti di Monte Sant’Angelo che arrivano dalla Germania.
purtroppo in un territorio dove la presenza e la credibilità dello Stato è bassissima non c’è modo di progredire ne economicamente ne socialmente. non ci rimane che fregiarci delle banalità….
Sicuramente è come dici tu ,si sono persi i valori e sapori di tanti anni fa’,ma questo mi permetta , è fatto per un incremento turistico ,che è oggettivamente legittimo ,meglio parlare di slow food e nn di mafia .Non è d’accordo?
Antonio macchia. Che il pane non è più come prima sono d’accordo. Ma senti a me che ho più di venti anni di panificazione alle spalle. A farlo sono sempre gli esseri umani e non come dici tu le macchine. Il lievito madre nei forni di monte non è mai esistito e non ascoltare nemmeno a panificatori che ne parlano perché non sanno nemmeno cosa dicono. Il pane di monte è sempre stato fatto con lievito di birra,anche se con una percentuale davvero minima. E con il cosiddetto CRESCENTE,che non è lievito madre come chi lo spaccia nonostante sia un panificatore, ma è PASTA DI RIPORTO. Dopo aver fatto un poco di chiarezza voglio dirti che le cose davvero cambiate sono: i forni non più a legna ma non esistono più da tantissimi anni. L ultimo vero forno a legna a monte era quello vicino la fontana chiamata i quatt fruscij. E anche qua sta da specificare che il vero forno a legna è quello con legna e carbone dentro la camera di cottura e non quelli che si mette la legna per riscaldare le camere al posto del bruciatore,come ci sono ancora un paio in attività a monte. Detto ciò la cosa veramente cambiata è l’ingrediente principale,la farina. Molto raffinata e fatta da grani esteri,che con la farina di una volta non ha niente a che fare.
Una volta la “skanata” durava sette giorni, anzi, il secondo giorno il pane era più buono. Il forno di Grazzijo inebriava tutto il quartiere. Quindi, è come dico io: farina di dubbia provenienza, senza crescente e legna zero. E questo sarebbe un merito da premiare? Ma jetevinne…
Dipende anche dei gusti. A me piace molto il pane del panificio Perla. Lo preferisco a tutti gli altri.
Non fate altro che infangare , il vostro paese fate pena ma una pena .Ho sempre pensato morte Sant’Angelo e da risveglio di questa invidio maligno che avete dentro queste teste morbide come la roccia