MANFREDONIA (FOGGIA) – “La “movida”, una parola magica che ci riporta alla liberazione ed evoca il periodo storico spagnolo subito dopo la caduta del regime franchista. Alla fine degli anni “70 la Spagna ricominciò a “vivere” e la sete di libertà si trasformò in un fermento di iniziative culturali, artistiche e di emancipazione sociale.
Fu un periodo di forte evoluzione della società spagnola che cercò di colmare velocemente il “gap” sociale, culturale, scientifico e tecnologico con il resto dell’Europa e del Mondo democratico.
Oggi il termine si è un pò “volgarizzato” come significato e identifica quel divertimento sfrenato che in alcuni periodi dell’anno e in alcune città si trasforma spesso in “mala-movida” ovvero quel modo di divertirsi in modo esagerato e senza freni che sfocia spesso in disturbo alla quiete e in eventi di violenza.
Questo fenomeno in forte espansione sta generando una forte contrapposizione tra comitati di cittadini esasperati dagli schiamazzi e dagli episodi di violenza e criminalità che avvengono sotto le loro abitazioni in ore notturne.
Gli esercenti pubblici, spesso coinvolti involontariamente, e le amministrazioni locali chiamate a gestire tutte le problematiche legate a questi eventi devono insieme trovare i presupposti per un lieto e quieto vivere. Facciamo il punto della situazione cercando il bandolo della matassa e sciogliendo i nodi che vi troveremo.
Siamo stati tutti giovani e sappiamo perciò bene che il divertimento in quel periodo della vita è importante e serve a completare la formazione caratteriale di ognuno di noi. Sappiamo anche bene che tra le diverse generazioni ci sono modi diversi di divertirsi e che spesso non sono molto compatibili.
I fattori critici che purtroppo si intrecciano sinergicamente sono diversi e tutti a forte impatto sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini. Questi fattori vanno dall’abuso di alcol agli schiamazzi, dalla guida in stato di ebrezza e alla violenza che oramai si scatena sempre più spesso per futili motivi.
Sono tutti aspetti che esulano dalla sfera personale ed entrano prepotentemente in quella della società. E’ per questa dinamica evolutiva che le attività di controllo e repressione di questi fenomeni attraverso le attività delle forze dell’ordine e della magistratura non sono più sufficienti, è necessario il coinvolgimento della società civile a 360°.
Gli studi di esperti di comportamento umano, di sociologi, psicologi ed esperti di altre discipline medico-sociali denunciano da anni uno stato di malessere sociale e di cattive abitudini degli adolescenti e dei giovani che vengono sempre più frequentemente “affogati nell’abuso di alcol e di azioni violente”. Sono quindi problemi che oltrepassano i problemi “patologici” che vanno comunque gestiti e rientrano in un ambito socio-educativo che deve essere allargato ad altri players che devono entrare in gioco quali la scuola, le famiglie, le associazioni e i centri specializzati per la gestione di queste problematiche.
E’ un aspetto che va oltre gli orari di apertura dei pubblici esercizi, i decibel della musica e i pattugliamenti delle forze dell’ordine.
Se vogliamo guardare lontano per cercare di arginare la crescita dei problemi e vogliamo salvare i nostri giovani bisogna attivarsi subito con progetti concreti di educazione sociale. Un segnale che bisogna cominciare a ragionare “fuori dagli schemi” per prevenire e salvare il salvabile lo vediamo nella nuova norma comunitaria che prevede la dicitura che l’alcol fa male sulle bottiglie di tutti i prodotti alcolici venduti in Irlanda, dalle birre al vino ai super alcolici.
Sicuramente questo può rappresentare un deterrente che comprometterà la vendita dei prodotti alcolici vino compreso ma è necessario anche cercare di capire il perché si è arrivati a questa decisione. Se studiamo il problema dell’alcolismo in Irlanda e in altre comunità del Regno Unito e del Nord Europa cominceremmo a capire che il problema è molto più grave e complesso di quello che viviamo adesso in Italia. In questi paesi i governi stanno facendo di tutto per riportare questo problema che, a sua volta ne innesca altri, ad un livello gestibile perché il trend di crescita e la situazione attuale lo rendono di difficile gestione. Come direbbe qualcuno “si giocano tutte le carte possibili”.
In Italia non siamo ancora a questi livelli, per fortuna, ma gli argini stanno cedendo e presto potremmo vivere le stesse situazioni.
E’ quindi necessario cominciare a realizzare tutti i progetti e le iniziative per convincere i nostri figli e nipoti che ci si può divertire civilmente senza arrecare danno agli altri, a se stessi e ai beni propri e della comunità. Tutti i pubblici esercenti e i commercianti saggi e intelligenti hanno capito da tempo che bisogna convivere con i residenti e instaurare con tutti loro un rapporto di sana e proficua collaborazione.
Il turismo vero, quello con la T maiuscola non tollera schiamazzi, gente ubriaca per strada o alla guida, risse, gesti e comportamenti fuori luogo e rifiuti abbandonati ovunque dopo le orge notturne. Se qualcuno vuole chiamare turismo tutto questo vuol dire che di Turismo non ha capito un bel niente.
Qui a Manfredonia il Turismo vero bisogna ancora pensarlo, progettarlo e realizzarlo. Il Turismo è infatti una industria “multi-tasking” che deve essere realizzata come un vestito su misura per un territorio. Manfredonia è un territorio troppo ricco di beni, tradizioni, professionalità e opportunità e questo lavoro deve essere affidato ad un grande sarto diremmo meglio ad un grande stilista. Più di qualcuno non l’ha ancora capito”.
Lo riporta la ConfEsercenti Manfredonia.
Il problema della movida è imbarazzante. Se non si parte dalla fonte di questo problema (cioè la famiglia) è irrisolvibile.
La famiglia ha il dovere di intervenire e proteggere il figlio o la figlia coinvolti in questo tunnel pericoloso. Non possono fare la parte degli indifferenti. Quando un figlio si ritira a casa, si nota benissimo che è ubriaco e sconvolto, non ci vuole un scienziato per capire in che situazione è coinvolto il figlio.
Siamo stati tutti giovani e sappiamo bene che il divertimento è importante,serve a completare la formazione caratteriale di ognuno di noi. Sappiamo anche che ci sono, modi e modi per divertirsi, e quando il divertimento entra nella logica della trasgressione è qui che il pericolo ne fa da padrone.
Recuperare un figlio da qualsiasi problematica è fondamentale, non possiamo essere passivi e irresponsabili. La media di mortalità di tanti giovani, cresce sempre di più, c’è bisogno che tutti facciano la propria parte, pur di debellare questo problema.
E da una settimana che con puntualità maniacale allo scoccar dell’ una notturna qualcuno accende grandiosi fuochi di artificio. Ma in questa città lavorate o campate tutti alle spalle dello stato?
Il potere gode quando ha un popolo di caproni ignoranti o alcolizzati e tossicodipendenti
Perfettamente d’accordo Sig Vincenzo G
Se se, evoglia a lamentarvi, tanto andrà sempre peggio, perché il problema, come giustamente segnalato da Vincenzo G., sono i genitori.
A livello locale poi, Super Gianni & Co. so’ i prim’ festaiul’ che tutelano solo i mangiaiorz’ com’ lor’
Per turista per caso …Un altro genio che vuole fare la morale ,Lui lavora e sicuramente gli altri non fanno niente non è vero? Ci dai a campare tu con il tuo misero lavoro? Se non sei di Manfredonia puoi tornare a casa prima.
Anticipare la chiusura dei locali è stato un errore madornale, poiché i nottambuli avventori di quei posti si riversano, allo sbando, nei luoghi più disparati della città per far ancor più baldoria, rispetto a quella che possono fare in un locale pubblico, all’interno del quale c’è sempre personale che vigila e riesce a contenere la “vivacità giovanile”.
In pratica (come al solito!), si stava meglio quando si stava peggio!
Consentire ai locali una chiusura più ritardata, significa poter contenere la “movida sfrenata” o “mala movida”, come titolato dall’articolo; diversamente, si incorre nel rischio, comprovato, che gli “insoddisfatti movidini” vadano a fare danni e baccano altrove, lasciando, dopo il loro passaggio, le solite e ben note tracce di inciviltà!
Colui che ha scritto l’articolo, nonche coloro che hanno commentato, non hanno neanche la più pallida idea di cosa sia realmente la movida e la malamovida.
I genitori, la società, la civiltà, l’educazione. Tutte str…..te. i problemi giovanili ci sono sempre stati. Ciò che è cambiato, invece, è il sistema “punitivo”. Oggi non si usano più le punizioni, non si usano più le condanne dure. Oggi non esiste più il rispetto. Oggi esiste solo tanta cocaina, quella che ti brucia il cervello e ti permette di fare cose che non avresti mai fatto da “lucido”. Il tutto condito da un sistema giudiziario patetico e ridicolo. Sarebbe tutto molto semplice: hai sbagliato? arresto, condanna immediata, 6 mesi?!? NO SOSPENSIONE condizionale della pena MA CARCERE SUBITO, 6 MESI SENZA SCONTI. Esci dopo 6 mesi, sbagli ancora? Ti fai 5 ANNI, tutti in carcere, senza sconti. Senza pietà, senza buonissimo del c…o. Altro che educazione e genitori, un paese che non punisce quando uno sbaglia non può definirsi paese civile. E poi diamo la colpa ai genitori??? Che se danno uno schiaffo al figlio, arrivano i servìzi sociali e i telefono azzurro?!? Ma per favore, siete una massa di cialtroni, falsi, bugiardi. Siete voi la rovina di questa nazione. Schifosi falsi buonisti e sedicenti intellettuali comunisti del c…o.
In questa città vige l’anarchia e, con Rotice, le cose sono peggiorate invece di migliorare! Ci vuole più controllo, più severità nei confronti dei tantissimi cafoni.
Caro signor Satana, (che significa divisore, colui che conduce al peccato) non può screditare gli interlocutori di stato Quotidiano, definendoli schifosi falsi buonisti, comunisti ecc ecc.
Ognuno è libero di esprimere il proprio parere. Mi meraviglio come stato Quotidiano faccia passare certi commenti offensivi come il suo, signor Satana.
La movida è un serio problema che va affrontato con estrema delicatezza e responsabilità da parte di tutti. È facile dire: puniamoli severamente.
Un ragazzo, prima di entrare nel tunnel dell’alcolismo, va aiutato per evitare l’eventuale tunnel dell’alcolismo.
L’invito ai genitori è importante, perché la culla dell’educazione è la famiglia.
E quando una famiglia è responsabile, questa responsabilità si travasa nella società e quindi, tutto può migliorare.
Comunque, signor Satana, mi creda:si converta all’umiltà.
Quindi se non ho capito male tutta la pappardella scritta per dire che tutti quelli che commentano sono comunisti? Sei proprio quello che scrivi.
Vincenzo G, convertirsi a cosa?!? Al Cattolicesimo? all’ebraismo? All’islamismo? Al buddismo? A cosa? Le religioni sono tutte fesserie, inventate appositamente per tenere a bada le pecore, cioè l’umanità. La discussione sarebbe troppo ampia e complessa, quindi per venire incontro alle tue limitate facoltà mentali, terminerò qui i miei commenti.
Caro signor Satana, ti definisci con questo nome perché evidentemente è il tuo essere di appartenenza. Se c’è un interlocutore che è limitato in tutto le sue facoltà mentali, sei tu, perché noto che non riesci a collegare la bocca al cervello quando ti esprimi verso gli altri.
Ricordati che il rispetto verso gli altri è un grande valore. Convertiti, significa: cercare la retta via e saper vivere bene con gli altri.
A Manfredonia regna sovrano è incontrastato da anni l’anticristo. Si l’anticristo si è fermato a Manfredonia!
Si sta esagerando e spostando gli obiettivi… che sonobtutt’altfo.
L’essere umano è sempre stato fallace, ragion per cui sono intervenuti i codici…per cui chi sbaglia civilmente dovrebbe pagare, chi sbaglia penalmente, dovrenbe pagare, con la restrizione personale,, cioè il carcere.
Il problema sta proprio in queste strutture che a quanto pare, vistla la carenza, vengono spostati nei propri domicili… praticamente un regalo a chi ha sbagliato… e nulla più, in quanto difficile da tener sotto controllo se non quasi a dargli la prova di non poter aver commesso altri illeciti proprio perché ristretto ai domiciliari. Possibile che il riscontro a tali deficenze non trovano altre alternative visto che non produce effetti positivi… anzi.
Uno sguardo all’edilizia carceraria sarebbe d’uopo, anche perché forse, non si attua in quanto onerosa per le casse dello Stato… quindi a mio avviso è opportuna …poiché il fenomeno delinquenziale aumenta sempre di più.