L’editoriale pubblicato da Michele Criscitiello su sportitalia.com non analizza questa volta la giornata di campionato, ma è un’accusa diretta e pesantissima a chi gestisce il mondo del calcio: “Ci riempiamo la bocca con gli slogan politici “il calcio è dei tifosi”. La verità, qualcuno deve dirlo una volta per tutte, è che il calcio è di tutti tranne che dei tifosi. Dai prezzi assurdi a stadi fatiscenti. Il più delle volte i tifosi vengono trattati come bestie.
Mucche da mungere – scrive – Vi sembra normale che la Federazione Italiana Gioco Calcio non si sia degnata di sprecare un minuto, in tutti gli stadi italiani, per ricordare tre ragazzini che erano andati a vedere una partita di serie C a Potenza e hanno trovato la morte a 13, 17 e 21 anni. Parliamo di poco più che bambini che si facevano una trasferta per amore e passione del Foggia. Indegni! Se volete querelatemi pure ma lo ripetiamo a titoli cubitali. Dovete provare vergogna”. Una pratica, quella del minuto di silenzio, che per Criscitiello sta perdendo via via di valore: “Ne abbiamo fatto un abuso senza senso. Vedete se all’Estero ci sono cosi tanti minuti di silenzio. Mai.
I morti vanno tutti rispettati e lo facciamo ma devono avere un senso con il calcio. Per Schillaci era un atto dovuto. In serie D chi faceva il turno infrasettimanale ne ha fatti addirittura due perché si sono dimenticati di comunicare a chi lo aveva osservato di mercoledì che alla domenica non andava rifatto. Abbiamo iniziato le partite con un minuto di silenzio per vittime sul lavoro, due settimane fa il CONI ha indetto il minuto per ricordare l’85enne Presidente della Federazione di Golf Chimenti e questo week end nessuno ha ricordato per un maledetto minuto tre ragazzini che sono morti per il calcio, con il calcio nel sangue e che si facevano i chilometri solo per la propria squadra del cuore?”
E infine l’attacco, durissimo, alle istituzioni: “Non voglio fare il bacchettone perché non lo sono ma l’Italia doveva ricordare questi giovani. Non solo la Puglia (a Foggia è stato da brividi) o solo De Zerbi che ha lasciato il cuore a Foggia. Ma chi ci governa un cuore non ce l’ha. Un abbraccio alle famiglie. Questo dolore non lo supererete mai. Un abbraccio a tutta la piazza di Foggia. Scusate se ho scritto queste righe ma sicuramente il tempo di lettura è stato superiore al minuto ma qualcuno, a Roma, ha dimenticato il foglio su una scrivania della Federazione. La mail non è mai partita e il ricordo non c’è mai stato”.
Lo riporta bianconeranews.it
Che schifo le istituzioni a parte non ricordare i tre angeli di foggia che ci hanno lasciato ,e due tifosi sempre giovani che stanno lottando per la vita, forse gravina e company erano impegnati per altro, nessuna moralità che schifo, e per di più basta dire che c’è l’ hanno con il foggia che viene sempre bastonato
Alla Figc non frega un cazzo. Siamo noi che dobbiamo smettere di andare allo stadio e fare abbonamenti a catena…. Mettiamoli in ginocchio!
Come sempre ottima analisi Direttore ,non perché sono Foggiano, ma la Federazione annulla sempre le squadre del Sud x magia volevo vedere se questa tragedia sarebbe accaduta ,a Milano, Torino ,cosa avrebbero fatto. Comunque grazie 🙏🙏🙏 Direttore x averli bacchettati💔🖤
Io da mamma e da foggiana vi posso garantire che è un dolore troppo grande, ricordare questi ragazzi era un’atto dovuto da tutte le squadre. Purtroppo nel calcio non esiste più niente, l’umiltà e il rispetto non sanno nemmeno cosa sia.
Le faccio I miei complimenti per il suo. articolo. Purtroppo questa e’ l’Italia,non siamo di serie C e nostri morti secondo loro mon contano niente. 3 poveri ragazzi che hanno dato la loro vita per seguire la squadra del cuore.
V E R G O G N A T E V I
Purtroppo nostro malgrado, dobbiamo assistere sempre alle tante discriminazione che deve subire la gente del Sud Italia,la federazione calcio delle squadre che fanno parte della Sfera delle regioni del Sud,non se frega affatto.Hanno ricordato un vecchio di 84 anni,invece di ricordare 3 ragazzini amanti della propria squadra.Grazie comunque Direttore,si notano subito persone come lei ,sincere e schiette, purtroppo alla federcalcio pensano solo ai loro guadagni,e a chi gli pare e piace, è una vergogna totale,devono mettere la testa nelle fogne di Roma.
Hai detto bene se fosse successo a Milano ho qualsiasi altra città del nord avrebbero impopolato l’Italia che schifo non ricordare tre ragazzini che erano andati in trasferta per vedere la loro squadra del cuore vergognatevi.
E la rovina del calcio sono gli ultras?????….gli unici che hanno rispettato quei poveri ragazzi…. istituzioni sedute in prima linea solo x i fotografi….io sono della prov di Lecce … La Curva Nord ha reso omaggio a loro con un minuto di silenzio spontaneo