Potrebbe sembrare una casa in rovina o abbandonata, ma purtroppo non è così! Si tratta della postazione ASL del 118 a San Nicandro Garganico, dove gli operatori lamentano da tempo una situazione da terzo mondo, con ambienti fatiscenti e pericolanti, a causa di una manutenzione completamente assente.
Le richieste di intervento, inviate tramite PEC, email e telefonate, sono state ignorate. I lavoratori, impegnati a salvare vite umane, meritano rispetto e attenzione da parte di chi dovrebbe garantire loro un ambiente di lavoro decoroso e pulito.
Calcinacci, mattonelle rotte, polvere, lucertole, ruggine sui termosifoni e perdite d’acqua: questo è il triste panorama quotidiano per gli operatori del 118 a San Nicandro Garganico, abbandonati al menefreghismo di chi dirige. Molti temono di denunciare la situazione, spaventati all’idea di esporre le condizioni degradanti che si celano dietro scrivanie lucide e pulite, dove si ostentano titoli di dirigente. In particolare, la responsabile del settore, la dottoressa Basile, è anche la madre del presidente del consiglio comunale di San Nicandro Garganico, Diego Di Leo, e ciò rende la situazione ancor più preoccupante.
Nonostante le continue segnalazioni sullo stato degli ambienti di lavoro, i medici e gli operatori del 118 hanno sempre ricevuto risposte negative. È giunto il momento di chiudere questo capitolo vergognoso riguardante il 118 di San Nicandro Garganico, già più volte sotto i riflettori. È fondamentale prestare attenzione a chi lavora per il bene dei cittadini e a chi ha bisogno di operatori sereni e in salute. Questa è solo l’inizio di una serie di denunce fino a quando la dottoressa Basile non si attiverà per ripristinare condizioni di lavoro dignitose. È tempo di dare un significato a chi si prende cura della vita delle persone.
Lo riporta Civico93.