Le polveri sottili sono un inquinante atmosferico che merita la massima considerazione: la loro pericolosità, infatti, è stata ampiamente dimostrata, di conseguenza è necessario che la presenza di tali sostanze nell’aria non superi determinate soglie, appositamente stabilite a livello comunitario.
Quando si parla di polveri sottili si fa riferimento a due distinte tipologie, ovvero il PM10 e il PM2.5: entrambe sono potenzialmente nocive e hanno analoghe origini (inquinamento generato dal riscaldamento domestico, dal traffico veicolare, da attività industriali, più raramente da fenomeni naturali), ma differiscono l’una dall’altra per dimensioni.
Oltre ad essere un inquinante a carattere generale, le polveri sottili possono essere nocive anche a carattere locale, dunque nell’ambito di ambienti chiusi come dei capannoni industriali, ragion per cui è fondamentale che determinate aziende utilizzino strumenti specifici come quelli visionabili nel sito della società specializzata Depureco per aspirarne ogni traccia e per mantenere salubri i propri spazi.
Le soglie massime di PM10 e PM2.5
Abbiamo accennato al fatto che, nell’Unione Europea, vigono delle soglie relative alla presenza di PM10 e PM2.5, andiamo dunque a scoprire quali sono.
Per il PM10, il D. Lgs. 155/2010 stabilisce un limite duplice: uno di natura annuale, ovvero una concentrazione limite di 40 µg/m3, e uno giornaliero, il quale stabilisce che la soglia di 50 µg/m3 non possa superata per più di 35 giorni all’anno.
Le soglie riguardanti il PM2.5 sono stabilite dal medesimo D. Lgs. e prevedono un limite univoco, ovvero una concentrazione limite di 25 µg/m3.
Sulla base di ciò, dunque, è possibile scoprire qual è la situazione di Foggia in relazione alla presenza di queste polveri sottili consultando i dati pubblicati da Arpa Puglia, organo tecnico della Regione Puglia con compiti di prevenzione e tutela ambientale.
I dati riguardanti il PM10
Consultando il più recente report mensile disponibile nel sito Internet ufficiale di Arpa Puglia, ovvero quello di gennaio 2024, si può notare anzitutto che in provincia di Foggia non vi è stato nessuno sforamento della soglia giornaliera di 50 µg/m3 relativa al PM10.
Per quel che riguarda il PM10, nel mese di gennaio 2024 Foggia è risultata essere la provincia più virtuosa della regione, essendo stata l’unica a non aver fatto registrare nessuno sforamento delle suddette soglie, in nessuna delle stazioni di rilevazione.
La stazione che ha fatto registrare i valori più alti è stata quella situata a Foggia in via Rosati, seguita da quella di San Severo, zona Municipio.
I dati relativi al PM2.5
Relativamente al PM2.5, tutte le province pugliesi hanno fatto registrare dei superamenti della soglia di 25 µg/m3, e quella di Foggia non ha fatto eccezione.
È stata particolarmente critica, da questo punto di vista, la giornata del 27 gennaio, quando la soglia limite è stata superata da 3 stazioni di rilevazione della provincia, ovvero quella di Foggia in via Rosati, quella di San Severo, zona Municipio, e quella di San Severo Az.Russo.
Gli sforamenti registrati a Foggia, ad ogni modo, sono stati più tenui rispetto ai picchi registrati nelle altre province pugliesi: mentre in Capitanata si è toccato quota 35 µg/m3, a Bari, nel mese in questione, si è raggiunto quota 40 µg/m3, a Lecce 45 µg/m3, nella BAT 50 µg/m3, a Brindisi ed a Taranto 60 µg/m3.
Nel complesso, dunque, la situazione di Foggia per quel che concerne la presenza di polveri sottili nell’atmosfera può dirsi positiva, soprattutto se la si raffronta a quella delle altre province pugliesi, è comunque opportuno che le statistiche si abbassino ulteriormente, anche in considerazione del fatto che potrebbero entrare presto in vigore delle soglie ancor più rigorose.
