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GRADUATORIE Attestati falsi per salire in graduatoria docenti: 12 indagati tra Foggia e Caserta (NOMI)

L'indagine fa riferimento a presunte frodi legate all’accesso alle graduatorie provinciali per supplenze scolastiche

AUTORE:
Michele Solatia
PUBBLICATO IL:
22 Novembre 2024
5 Reali Siti // Cronaca //

Foggia. Come anticipato, lo scorso 20 novembre 2024, su richiesta della Procura di Foggia, il Gip del Tribunale ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di 12 persone. Tre di loro sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre gli altri nove hanno ricevuto un’interdizione dall’esercizio dell’attività di insegnamento. Le accuse spaziano dalla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, all’esercizio abusivo della professione, fino al favoreggiamento personale.

L’indagine fa riferimento a presunte frodi legate all’accesso alle graduatorie provinciali per supplenze scolastiche. Diverse persone sono indagate per aver prodotto e utilizzato documentazione falsificata per ottenere punteggi più alti nelle graduatorie e accedere così all’insegnamento senza titoli validi. La trama illecita include la creazione di falsi rapporti di lavoro con un istituto scolastico paritario e l’utilizzo di attestati mendaci.

ELENCO INDAGATI

L’indagine, condotta attraverso intercettazioni telefoniche e analisi documentali, ha rivelato un sistema ben organizzato con il coinvolgimento di un intermediario, Antonietta Ruggieri, e una dirigente scolastica, Angela Rosa Ciotola. Gli accusati avrebbero simulato esperienze di lavoro inesistenti per gonfiare i loro punteggi, ingannando gli uffici scolastici provinciali.

La giustizia ha disposto misure cautelari, tra cui arresti domiciliari e sospensioni dall’insegnamento. Le accuse principali riguardano reati come falsità ideologica, truffa aggravata e esercizio abusivo della professione.

Le indagini
L’inchiesta, avviata ad agosto 2023 dai carabinieri di Stornarella a seguito di esposti anonimi e conclusasi a maggio 2024, ha fatto emergere un presunto sistema di produzione e utilizzo di false certificazioni e titoli di studio per ottenere punteggi illeciti nelle graduatorie provinciali per supplenze.

Tra gli indagati figurano un’avvocata del foro di Foggia, il suo coniuge (un insegnante), e il dirigente di un istituto paritario in provincia di Caserta. Secondo gli inquirenti, questi avrebbero agito in concorso per indurre in errore gli uffici scolastici provinciali, presentando documentazioni false relative a rapporti lavorativi con una scuola paritaria casertana. Questi documenti, riferiti agli anni 2018-2023, avrebbero permesso a nove persone di ottenere punteggi basati su esperienze lavorative inesistenti e scalare le graduatorie per l’insegnamento.

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