StatoDonna.it, 22 dicembre 2021. Unica Donna a rivestire il ruolo di sindaco tra i comuni dei Cinque Reali Siti, Adalgisa La Torre.
Guida la sua comunità dal settembre 2020. Una comunità dove la creatività, la tenacia, la creatività, l’intelligenza delle donne, donne guerriere che combattono ogni giorno la loro battaglia personale e collettiva, sembrano avere un ruolo particolarmente degno di nota.
Da questo punto di vista, una realtà fortunata, quella di Ordona, nella quale Adalgisa La Torre vive impegnandosi su più fronti: nel suo ruolo di primo cittadino e di avvocato, madre, moglie.
“Sì, assolutamente” le sue parole a Statoquotidiano “Una realtà fortunata la nostra. Non va dimenticato che dal 1990 fino alle elezioni del 1993, Ordona ha avuto il suo primo Sindaco donna, la Professoressa Padalino Carmela.
Io sono il terzo Sindaco donna e la notevole affluenza delle scorse votazioni, con due sole liste e ben due donne candidate sindaco, testimonia che la nostra realtà è avanti rispetto ad altre dove non ci sono neanche candidati donna”.
Cosa comporta il fatto di essere l’unica donna sindaco nei Cinque Reali Siti?
“Ho ottimi rapporti con i miei colleghi dei Cinque Reali Siti. C’è una grande sinergia e collaborazione. Ho trovato, come donna, più difficoltà nell’esercizio della professione di avvocato, a dire il vero. I colleghi sindaci, invece, mi coinvolgono e ci coinvolgiamo vicendevolmente”.
Pensa di portare una sensibilità particolare, femminile, nelle questioni amministrative e politiche dei Cinque Reali Siti?
“Diciamo che noi donne siamo più pratiche nelle cose. Giriamo poco intorno alle questioni. Noi tendiamo ad andare subito al sodo, vogliamo e dobbiamo fare tante cose e, conseguentemente, dobbiamo ottimizzare i tempi. Per il resto si dovrebbe chiedere direttamente ai miei colleghi sindaci se la mia presenza porta qualcosa di diverso – ride con solarità -. Io sono sempre me stessa in qualsiasi contesto. Non riuscirei a fare diversamente”.
Parliamo di Ordona. Vi sono iniziative rivolte alle donne che l’Amministrazione La Torre vorrebbe realizzare?
“Intorno a me ho tante donne che mi sostengono. Anche se la mia Amministrazione è composta prevalentemente da uomini, con un solo consigliere donna, Angela Loparco, con cui collaboro sempre fattivamente, intorno a me ho tante donne che mi sostengono, che sento ogni giorno e che non mi hanno mai abbandonata. Sono le donne che hanno fatto parte del comitato ‘Insieme per Ordona’, costituito durante la campagna elettorale dello scorso anno, a cui se ne sono aggiunte altre negli ultimi mesi.
Questo per me è molto importante. Avere qualcuno con cui confrontarsi, e che faccia anche critiche costruttive, fa sempre bene. Ed io ne sono felice e sarò sempre grata a tutte”.
Vorrebbe realizzare un progetto con loro?
“Sicuramente l’idea è quella di creare un gruppo di donne con una finalità che vada al di là di questo mandato elettorale e che resti nel tempo. Vorrei che a Ordona nascesse un’associazione di sole donne, a carattere trasversale, apartitica, e che si occupasse non solo di politica ma anche di altre questioni. Le donne possono fare tanto insieme. E le istituzioni hanno il dovere di sostenere chi ha voglia di fare e di fare bene alla comunità”.
A volte, le donne si scoraggiano e abbandonano la politica.
“Un motivo per cui questo accade, a mio avviso, è la concreta mancanza di tempo da dedicare all’attività politica, perché magari più impegnate nella gestione domestica e nella propria attività lavorativa. Sicuramente, anche se negli ultimi anni si è avuto un notevole incremento del numero delle donne che fanno politica, siamo ancora lontani dalla parità di genere. Oltre alle leggi che evidenziano l’importanza di candidature di donne nei consigli comunali o alla regione o in Parlamento, occorrerebbe cambiare proprio la mentalità delle persone.
Io direi che le donne devono essere consapevoli del loro valore e mettersi in gioco, puntando ad occupare posti rilevanti anche in politica”.
Iniziative e misure per far fronte all’emergenza COVID, ancora in corso, da mettere in campo nei prossimi tempi?
“Stiamo valutando. Sicuramente non chiusure. Le regole ci sono e basterebbe che tutti noi le rispettassimo per ridurre i contagi, ma soprattutto dobbiamo vaccinarci. Non possiamo più permetterci chiusure, che, come purtroppo abbiamo già visto, mettono in seria difficoltà le attività commerciali, culturali, sociali”.
Raccolta differenziata. Qual è lo stato attuale ad Ordona?
“Purtroppo il bilancio non è positivo. Ordona è stato uno dei primi comuni a introdurre la raccolta differenziata, con percentuali importanti nei primi anni, mentre negli ultimi anni, si è registrato un notevole calo della percentuale della differenziata.
Stiamo attivando una serie di iniziative al fine di sensibilizzare la popolazione.
Abbiamo di recente partecipato ad un bando per la fornitura di macchine mangia-plastica, con cui sarà possibile avere buoni spesa in cambio delle bottiglie di plastica.
Nei primi mesi del mio mandato c’erano cumuli di rifiuti abbandonati davanti al centro di stoccaggio, fenomeno che siamo riusciti a debellare con sanzioni che sono state irrogate grazie alle videocamere che ci hanno consentito di individuare i responsabili”.
Altre misure per incentivare la raccolta differenziata?
“Stiamo continuando a sanzionare chi abbandona i rifiuti. Certo, il lavoro è ancora lungo, non è facile, ma sono sicura che ce la faremo a far rispettare le regole.
Comprendo che può non essere semplice tenere in casa diverse pattumiere, però, considerando che ogni giorno si consegna una tipologia di rifiuto al servizio smaltimento, il disagio è davvero minimo e comunque ne vale la pena per tutelare l’ambiente .
Abbiamo, inoltre, preso contatti con Lega Ambiente – sezione Puglia, con cui intendiamo organizzare iniziative volte a sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza. Anche se non è facile, date le misure di sicurezza anti COVID ancora da osservare”.
Trasporti. È ormai annosa la situazione degli studenti di Ordona che non riescono agevolmente a raggiungere i centri più vicini, come Foggia e Orta Nova, per frequentare la scuola superiore.
“A maggio 2021, in una conferenza di servizi con i Comuni, le Ferrovie del Gargano, la provincia di Foggia, organo preposto a fare le gare volte all’individuazione delle aziende di trasporto pubblico, ho illustrato le criticità relative a questo aspetto.
In quella sede, abbiamo così presentato un piano dei trasporti, indicando sia gli orari più confacenti agli studenti che frequentano l’Istituto di istruzione superiore ‘A. Olivetti’ di Orta Nova che quelli riguardanti gli studenti che proseguono per Foggia”.
Quali sono stati gli esiti di tale conferenza?
Gli esiti sono stati ottimi, atteso che abbiamo ottenuto corse aggiuntive sia per Orta Nova che per Foggia, dedicate solo agli studenti ordonesi con orari confacenti alle loro esigenze.
Purtroppo, però, il nuovo piano non è stato ancora attivato, perché la Regione è intervenuta con una propria delibera di giunta, la n. 1256 del 28.07.2021, prorogando di un altro anno, per ragioni legate alla pandemia, i contratti con l’azienda che si occupa del servizio trasporti, al momento vigenti, senza la possibilità di potervi apportare modifiche né agli orari né alle corse.
Se non ci saranno ulteriori proroghe, ci sarà la gara e quindi finalmente anche i ragazzi di Ordona potranno frequentare serenamente le scuole superiori e anche le famiglie non vivranno più i disagi che purtroppo ancora oggi stanno vivendo”.
Da cosa dipende?
“Dalla Regione, appunto, e dal fatto che al momento la priorità è data all’emergenza COVID. Ma posso garantire che il lavoro di pianificazione è stato fatto. Ed è stato fatto bene. Mi è dispiaciuto tanto che il piano non sia potuto partire quest’anno, conoscendo già i disagi a cui i miei piccoli concittadini avrebbero avuto”.
Ordona ha una vocazione turistica. Prevedete azioni particolari per valorizzarla?
“Qualche giorno fa abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 138.000 euro che utilizzeremo per valorizzare i percorsi della Via Francigena nel nostro territorio.
Inoltre siamo riusciti a recuperare tre finanziamenti che rientravano nel cosiddetto CIS [Contratto Istituzionale di Sviluppo, strumento per accelerare la realizzazione di progetti strategici, tra loro funzionalmente connessi, di valorizzazione dei territori, ndr.].
Infatti, qualche giorno dopo la nostra elezione avevamo ricevuto la lettera di revoca di tutti i finanziamenti del CIS, appunto: uno relativo alla zona PIP, un altro al parcheggio relativo al parco archeologico e un altro proprio per il sito archeologico.
Revoca dovuta a quali ragioni?
“La revoca era dovuta all’ inerzia della vecchia amministrazione che non aveva adempiuto a quanto previsto nel bando. Ci siamo immediatamente attivati e siamo riusciti a recuperare tutti e tre i finanziamenti. Con il finanziamento per il parco archeologico, oltre un milione di euro, presto riusciremo a creare un ingresso al parco, una biglietteria e a restaurare parte della “parte” emersa. Sono sicura che questa Amministrazione, tassello dopo tassello, sta costruendo le basi affinché Ordona possa raggiungere traguardi importanti”.