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Angelo Cera torna libero “In galera per aver servito la povera gente”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Gennaio 2020
Gargano // Manfredonia //

San Marco in Lamis/Foggia, 23 gennaio 2020. “Ho atteso questo giorno come si attende il Natale, un giorno importante. Sono felice di essere tornato libero. Ringrazio mia moglie, la sua pazienza, ringrazio i miei avvocati, Roberto Spagnoli e Francesco Paolo Sisto, e le tante persone che mi sono state vicine”.

Lo ha detto in un’intervista rilasciata a TeleBlu di Foggia Angelo Cera, ex deputato dell’Unione di Centro, interessato da una misura cautelare agli arresti domiciliari il 17 ottobre 2019, insieme al figlio Napoleone. Angelo e Napoleone Cera erano stati accusati di tentata concussione. Da raccolta dati, in seguito all’istanza presentata dai rispettivi legali, il Tribunale del Riesame di Bari – nello scorso novembre – “ha riqualificato il reato in tentata induzione indebita a dare o promettere utilità“.

Il 18 dicembre il rigetto dell’istanza di scarcerazione. Come già pubblicato, con provvedimento del 18.12.2019, il Gip del Tribunale di Foggia, Armando Dello Iacovo, aveva rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Angelo Cera, come confermato al tempo a StatoQuotidiano.it dagli stessi avvocati Francesco Sisto e Pasquale Spagnoli. Il rigetto del Gip Dello Iacovo seguì il parere contrario espresso dal Pm. Come riportato nel provvedimento del gip Dello Iacovo “(..) le due sopravvenienze allegate e documentate (cioè: le dimissioni del prevenuto dall’incarico di coordinatore provinciale dell’UdC e il recesso dai contratti di locazione degli immobili adibiti a sua segreteria politica) non” sono “idonee ad attenuare o caducare il rischio della recidiva, nella misura in cui è stato lo stesso Cera (in sede di interrogatorio di garanzia) ad affermare e rivendicare una concezione della politica fatta ‘per la gente e tra le gente’, quindi pratica sostanziale e avulsa da incarichi formali e/o la titolarità di immobili specifici”.

Già revocati i domiciliari per Napoleone Cera

Come risaputo, Angelo Cera era stato interessato da un’ordinanza di custodia cautelare lo scorso 17 ottobre 2019, con il figlio Napoleone, con l’accusa di tentata concussione. Con provvedimento dello scorso novembre 2019, sono stati invece revocati gli arresti domiciliari a Napoleone. “La riqualificazione giuridica del reato originario di tentata concussione in quello di induzione indebita a dare o promettere utilità; e la presa di distanza di Napoleone Cera dal padre Angelo, come dimostrerebbe un messaggio Whatsapp inviato dallo stesso Napoleone Cera alla madre lo scorso 17 febbraio: sono questi i due elementi posti alla base della decisione del gip del Tribunale di Foggia Armando Dello Iacovo di revocare dopo 35 giorni i domiciliari a Napoleone Cera, 39 anni, di San Marco in Lamis, consigliere regionale dei «Popolari», sospeso dopo l’arresto, imponendogli l’obbligo di dimora nel centro garganico. L’indagato è quindi tornato libero da 48 ore”. Così La Gazzetta del Mezzogiorno.

“Ho recitato il rosario per giorni, mi sono affidato alla giustizia divina”

Quello che mi è successo non me lo aspettavo – ha detto Angelo Cera a Saverio Serlenga di TeleBlu Foggia – ho servito solo la gente comune, la povera gente, sono stato e sono un uomo delle istituzioni e ho sempre servito le istituzioni, anche l’istituzione giustizia. Credo nella giustizia, in una giustizia corretta e onesta. Ho recitato il rosario per giorni, mi sono affidato alla giustizia divina, alla quale mi sono rivolto come qualcosa a cui ci si puo’ aggrappare in qualsiasi momento”.

“Tornerò a fare politica? Ora è un momento di riflessione, di tranquillità, anche per la mia famiglia, i miei figli”, ha detto ancora Cera che poi precisa “Io non sono andato in galera per una mazzetta, perchè ho spacciato droga, per armi, un appalto, una violenza: sono andato in galera per aver servito la povera gente. Solo io mi sono accorto che la politica non si fa così, ma seduti a un tavolo. La politica per la gente non serve più. Servono solo gli spot”, ha concluso Cera.

 

1 commenti su "Angelo Cera torna libero “In galera per aver servito la povera gente”"

  1. Non sò la circostanza particolare…ma ad oggi, con questo falso stato sovranista, non è semplice aiutare la gente secondo i diritti costituzionali. anzi, si è sentita una dichiarazione in merito ai controlli dei vari sostegni economici, indicando come ladri, coloro che non rispettano le regole. Però, uno stato che non rispetta i diritti costituzionali? Non si è ladri, a fare delle normative che non permettono neanche la sistemazione della gente? Ricordiamo che non solo per costituzione, ogni cittadino dovrebbe avere la casa, il soddisfacimento delle prime necessità, la realizzazione della sua persona, la tutela del matrimonio e e della famiglia…e tant’altro…Cosa ottiene? Un sistema quasi inesistente, false caretelle esattoriali, spacciate per vere, con tanto di pignoramenti…ma che vi pignorate, ignoranti…che starebbero da mettere le sbarre al parlamento…
    Dispiace che i ricchi economici diturno sanno ben nascondersi, nonostante vogliano che esca la realtà dei fatti.
    Che sia fatta la Sua Volontà…
    con Fede e diritti…
    aspettiamo il 1948…

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