Prosegue la rubrica di StatoQuotidiano dedicata a raccontare la politica della città capoluogo sentendo dalle vive parole dei principali players del passato e dell’oggi cosa di buono e di meno buono si è fatto e si fa per Foggia.
Dopo il commento di Anna Paola Giuliani e di Lelio Pagliara é toccato a Sonia Ruscillo, già assessore alle attività produttive esprimersi ai nostri microfoni.
“Cosa penso di questi mesi di attività amministrativa? Non vedo nessuna differenza con il periodo del commissariamento”.
Insomma, un giudizio tranchant.
Riguardo poi al giudizio circa l’opera di bonifica attuata dalla gestione commissariale, messa in dubbio in varie parti d’Italia da diversi opinion leader,
anche l’avvocato foggiano oggi in quota Udc sostiene la poca trasparenza.
“Questo subito dall’ente e dalla città di Foggia é stato a mio avviso più un commissariamento di natura politica che di bonifica da eventuali infiltrazioni mafiose – sostiene-la nostra non era una città da buttar via. Foggia non è solo mafia. Questi due anni dovevano servire alla classe politica per reagire e creare sviluppo e cambiamento, non per subire una stasi che ancora si protrae. A mio avviso nessuna delle forze politiche in gioco ha mai eccepito alcunché circa l’attività portata avanti dai commissari che hanno fatto tanta politica, piuttosto che limitarsi alla gestione ordinaria dell’ente. Non si è levato un solo monito anche da parte della mia area politica, quella di centro destra. L’unico ad esprimersi è stato Giuseppe Mainiero”.
Insomma sarebbe mancato uno scatto di reni da parte della politica locale.
“Ho visto una campagna elettorale con molta poca forza. Penso inoltre che le tante attività svolte dai commissari siano state poco opportune e poco in linea con la crescita della città. Si veda il fronte occupazionale. Sono state assunte figure professionali attingendo da gare di altri enti, piuttosto che fare come abbiamo fatto noi, assumendo forze giovani del territorio”.
Sul fronte, invece propriamente politico, Ruscillo non ha voluto giocarsi la partita alle ultime elezioni amministrative.
“Volevo rimettermi in gioco ma in tutta sincerità non ho avuto l’entusiasmo necessario, ho preferito rimanere in panchina. Penso che non si possa arrivare a candidarsi senza fare politica attiva da due anni, c’è bisogno di una programmazione e di un ascolto costante con i cittadini, non ci si può solo candidare in vista di una consultazione elettorale. Non escludo in futuro di poterci riprovare”.
Attualmente la Ruscillo, svestita la casacca azzurra, é componente della segreteria provinciale dell’Udc.
“Si tratta di un progetto politico che mi sta dando molte soddisfazioni e che sarà nuovo per la città”, conclude.