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CONFUSIONE Manfredonia. I numeri, i casting, le liste raffazzonate, non sono sufficienti per il presente e il futuro di una città

Nessuno prova vergogna? Quanti rivestono un ruolo a livello regionale, governativo, non si sentono responsabili della situazione in atto? 

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
23 Aprile 2024
Manfredonia // Politica //

Con il massimo rispetto per i candidati, da persone intelligenti sanno che è la verità. Con il massimo rispetto per quanti ci provano, un dato va sottolineato.

Al di là di una situazione deficitaria in corso dal 2015, la Città di Manfredonia è stata interessata da una crisi amministrativa dall’Agosto 2023, se non prima. Dopo i tentativi di far sciogliere il Consiglio comunale, a fine novembre 2023 è stato decretato il termine dell’ultima Amministrazione comunale.

Fine novembre 2023, fine aprile 2024. La reale corsa di questi mesi, l’affanno, la ricerca, i dialoghi, gli incontri, le discussioni, etc. etc., tanto oggettivamente quanto soggettivamente (“Vi dico quello che ho visto io. E vi chiedo preventivamente scusa se vi parrà troppo poco”, riprendendo Montanelli) è stata quella dei numeri, delle liste, delle alleanze, di trovare qualcuno disposto a candidarsi “ponendosi dietro il sipario” per un maggior numero di consensi.

E’ stata una corsa disperata, ridicola in parte, con molti protagonisti della stessa ora da una una parte ora dall’altra del guado. Ora a favore di un qualcosa ora di un’altra in base ai numeri da ottenere.

Semplicemente,  considerando che la corsa a numeri, liste e candidati, è ancora in atto, ritengo che ci sia una scarsa (eufemismo) visione di quanto sarebbe necessario per il rilancio della città. Questo perché qualsiasi progetto avrebbe necessità di pianificazione. E’ un dovere. Una pianificazione che non ha correlazioni con un voto.

Vale a dire: i movimenti politici, le associazioni, i progetti non dovrebbero essere meramente legati a una elezione. Alle preferenze, al segno su una scheda di un cittadino. Allo stesso modo, non ci si dovrebbe iscrivere a una competizione organizzando la squadra in poche ore, raccogliendo adesioni come capita e “alla cieca”. Sarebbe meglio prepararsi nei termini dovuti o evitare di partecipare.

Con molta probabilità si tornerà a perdere tempo.

Tutti conoscono e conosceranno i candidati, tutti conoscono coloro attivi da mesi alle spalle dei candidati. Quindi, cosa cambierà?

La fontana di Nettuno, situata a Manfredonia in piazza Marconi, rappresenta il dio Nettuno con il suo tridente nell'atto di sottomettere una creatura mitologica somigliante a un polpo
La fontana di Nettuno, situata a Manfredonia in piazza Marconi, rappresenta il dio Nettuno con il suo tridente nell’atto di sottomettere una creatura mitologica somigliante a un polpo

 

Che il verde è importante, che lo sport fa bene, che la pesca è un settore economico importante per la città, che i nastri trasportatori andrebbero rimossi (il gommone è ancora in mare?), che ci vorrebbe un campo sportivo fuori il centro cittadino, che il personale del Comune è sotto organico, che i trasferimenti delle risorse finanziarie statali agli enti locali sono stati ridotti, e stucchevolezze varie e assortite, lo sappiamo un po’ tutti. Ce lo ripetono da anni. Bisognerebbe pianificare una soluzione al problema. Lo comprenderebbe anche mia nipote di 7 anni. Lo fa per i compiti a scuola.

Qui si parla di Amministrare un Comune che, a differenza degli altri Enti interessati in Capitanata dallo scioglimento dei rispettivi consigli comunali (Monte Sant’Angelo, Mattinata, Foggia, Orta Nova, Cerignola, Trinitapoli, etc.), è ancora in un stato preoccupante di abbandono. In confusione totale. Soprattutto, continua l’assenza di una qualsiasi seria pianificazione.

Nessuno prova vergogna? Quanti rivestono un ruolo a livello regionale, governativo, non si sentono responsabili della situazione in atto?

Non sono i numeri, le liste zeppe di gente che neanche ha idea di dove trovarsi e cosa fare, a poter risolvere criticità che persistono da anni.

Allo stesso tempo, non servivano arresti, interdittive, rimozioni, intercettazioni, mani sopra, sotto, di lato, per accertare e decretare quanto realmente sia preoccupante la situazione complessiva (sociale – economica – politica – di illegalità – occupazionale) della Città di Manfredonia.

Non è qualunquismo, disfattismo, pessimismo, o dietrologia vacua e superficiale. Non esistono riflessioni sui temi. Zero.

13 commenti su "Manfredonia. I numeri, i casting, le liste raffazzonate, non sono sufficienti per il presente e il futuro di una città"

  1. CONDIVIDO TUTTO L’ ARTICOLO.PENSAVO DI VOLER TORNARE A VOTARE PER LA MIA CITTA DOPO AVER DISERTATO LE URNE LA PASSATA TORNATA ELETTORALE MA NON VEDO CHI POSSA ESSERE VOTATO PER LA RINASCITA DELLA NOSTRA CITTA. IL PARTITO DELL’ ASTENSIONE CRESCERÀ ANCORA E IO DARÒ UNA MANO.

  2. Bisognerebbe cambiare questa la legge elettorale che premia le grandi ammucchiate che ottengono una maggioranza “solo numerica” anche inserendo nelle liste gente che non sa nemmeno dove si trova il Comune!
    Chi partecipa alla competizione elettorale con i più sani principi e con i candidati più onesti e capaci viene schiacciato da questa logica puramente matematica che ti impone di cercate anche le più improbabili alleanze pur di avere qualche probabilità di arrivare al ballottaggio!
    Diversamente, con una legge elettorale che blocchi a 3 le liste di una coalizione allora si che i programmi e le persone migliori avrebbero più chance di andare a governare la città senza avere le mani legate!!!

  3. Caro Giuseppe condivido in pieno la tua analisi. Ma credo proprio in virtù di questo, che ciascuno di noi è chiamato a sentire forte il senso di responsabilità e a far leva sulla propria coscienza civica. Ogni numero diviso zero dà l’infinito. E se Manfredonia fa Manfredonia la chiave di volta ci sarà.

  4. Non condivido il tuo commento per 2 motivi:
    1. Con un pò di pazienza, informandosi su tutti i candidati sindaci, un nome decente potrebbe uscire!
    2. Non andare a votare è la cosa più sbagliata da fare se si vuole dare un’opportunità di rinascita alla nostra città. Il partito dell’astensione è il principale colpevole della situazione attuale della nostra città. Non votare fa solo il gioco dei vecchi politicanti locali che in questi 30 anni hanno creato e coltivato i loro pacchetto di voti (zoccolo duro). Magari non si candidano direttamente ma, quasi sempre, riescono a trovare un volto pulito e giovane da usare come maschera!
    Il partito dell’astensione è il principale colpevole perché non informandosi sulla situazione politica locale, autorizza chi governa a fare tutto ciò che vuole tanto nessuno gli chiederà mai conto!

  5. Hai perfettamente ragione. Una città in profonda ascesa dopo Michele Magno. Ma se dopo la passata legislatura, che annoveró tre deputati locali, non si mosse una foglia di fico, cosa potremmo aspettarci per il futuro se non chiacchiere e barzellette? E poi si chiedono perché la gente non vada a votare…

  6. Condivido pienamente l’ analisi del direttore De Filippo, il quale evidenzia una realtà evidente.
    Ci confrontiamo con una diffusa disaffezione e sfiducia verso la politica e i politici: ci si sente lontani da una politica avvertita come distante dal vissuto quotidiano.
    Pesa su questo l’ assuefazione ad una comunicazione fatta di slogan cui corrispondono obbiettivi impraticabili. Lo scenario è dominato da una personalizzazione che sposta il discernimento dai possibili programmi alle performance dei leader.
    Questi ultimi, peraltro, in genere protagonisti di brevi parabole politiche, condizionate dai sondaggi sulla base dei quali tutto si decide.
    Ai motivi di disaffezione per la politica che sono andati crescendo negli ultimi decenni, va aggiunta una quota di elettorato che non è estranea alla politica, che anzi ha partecipato alla vita dei partiti e che oggi fa un passo indietro non ritrovandosi nell’ offerta elettorale.
    È anche questo un segmento che si avvicina al voto di protesta.
    Insomma, caro direttore De Filippo, se i politici non si calano nella realtà del bene comune che è confronto e dialogo sincero, lealtà e responsabilità, noi tutti manfredoniani, continueremo ad essere un paese abbandonato da una politica senza valori e privi di programmi essenziali.
    Credo che può essere utile, se non necessario, riflettere sull’importanza del bene comune come fine della politica, in particolare alla luce di quando sta avvenendo.
    Se non si sale sul treno del bene comune, il seguito è solo confusione, irresponsabilità e tanto, ma tanto fumo sterile.
    Buona vita a tutti.

  7. Buon pomeriggio Teresa, è un grande piacere innanzitutto poter leggere il tuo intervento, che condivido. Il mio naturalmente non era un invito al disfattismo, all’astensione al voto, ma solo un appello per cominciare a ipotizzare una pianificazione delle varie progettualità, senza ridursi alla corsa alla lista, all’alleanza, unicamente per partecipare. Finora, infatti, non è servito assolutamente a nulla.
    Grazie per il tuo intervento, buon pomeriggio.
    Giuseppe de Filippo

  8. Ma quale vergogna! non si vergognano gli incandidabili che continuano a dispensare i loro consigli. Si candidano solo per fare carriera, per soldi, per il potere. Quando vengono eletti non hanno più vergogna. Ricordate il M5S che dovevano restituire i soldi, non dovevano cambiare casacca, erano contro il PD.. appena eletti hanno fatto il contrario e ci sono alcuni/e che si ricandidano. Ma come fanno? la colpa non è loro che si candidano e della gente che dà fiducia a questi personaggi che hanno distrutto una città. Voi votate e loro si arricchiscono. Fatevi prendere per il c.

  9. Buongiorno, eppure vi è gente preparata che ha dimostrato anche nel privato di saper operare. Penso ad esempio a Maria Fabrizio che sta dimostrando grandi capacità imprenditoriali, o Antonella Lauriola. Un pò di sane quote rosa ci vorrebbero!
    Frank

  10. Ai candidati direi di pensare ai cittadini come fossero i propri figli e parenti, di usare un linguaggio breve e comprensibile. Di chi non vota penso che non abbia interesse per il paese quindi non dovrebbe lamentarsi.

  11. Si va al comune solo per scopi personali, chiedete alla ragionera Lauriola ex assessore al bilancio , come mai ora è stata assunta da C&C agenzia do riscossione tributi di Margherita di S. ( con appalto al comune di Manfredonia), ——————

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A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio. (Fabrizio Caramagna)

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