StatoQuotidiano.it, 23 maggio 2022. Sul porto turistico “Marina del Gargano”, da alcuni anni è sorta per iniziativa del suo presidente Francesco Impagnatiello la nota associazione “Pesca senza barriere” con finalità sociali, prima tra tutte quelle di favorire l’inclusione, lo svago e momenti di gioia ai ragazzi diversamente abili.
Nella giornata di sabato è stata organizzata dall’omonima associazione una due ore di pesca in mare con cinque splendidi amici, Mattia, Antonio, Pasquale e Christian, accompagnati da lodevoli volontari, quali Michele, Lello e l’instancabile Natalia, tutti animati da una grande passione per il volontariato sociale e faro per i ragazzi “SPECIALI” dell’associazione.
Una passione che purtroppo coinvolge, ahimè, poche persone, senza delle quali i ragazzi resterebbero relegati nelle loro abitazioni e nel dimenticatoio.
Si sale a bordo del motoscafo “Princess”e si indirizza la prua verso il largo, mentre gli occhi dei ragazzi si illuminando di luce, quella della felicità. Canne da pesca tra le mani, la speranza che qualche pesce abbocchi all’amo ma l’esca è di quelle non particolarmente appettibili, patelle di scoglio, ma l’importante è essere per mare e vivere due ore di pura socialità, fatta di sfottò, ilarità, risate, provocazioni rinvenienti da Natalia, grande amica, punto di riferimento dei ragazzi speciali e stacanovista dell’associazione.
Si torna in porto al grido “vacande u sicchie”, il secchio è vuoto, ma sono gli animi, invece colmi di gioia, quello mio che ho avuto l’onore ed il piacere di cristallizzare nelle foto e nel video momenti di autentica spensieratezza e gioia.
Momenti, tuttavia, che potrebbero avere i giorni contati, infatti come precisato da Michele Totaro, autenticamente innamorato dei ragazzi, servono fondi per sostenere l’associazione, diversamente la sede dovrà essere chiusa.
“Non basta venire sul porto a farsi i selfie con i ragazzi, occorrono iniziative concrete, quindi economiche per scongiurare la chiusura della sede”.
In fondo, servirebbero 6000 euro l’anno, soldi che coprirebbero solo le spese di affitto della sede e delle utenze. Con un impegno concreto di tutti, politici in primis, imprenditori e cittadini che potrebbero contribuire con donazioni volontarie e devoluzione del 5 per mille, verrebbe scongiurata la chiusura della sede quindi si continuerebbe a garantire ai ragazzi speciali momenti di autentica socialità, gioia e condivisione.
Antonio Castriotta
I tre onorevele, duimúla eure appedúne….