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L’importanza degli esami del sangue per tutti

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Maggio 2023
Attualità //

Gli esami del sangue sono estremamente utili perché servono come controllo di routine, hanno un valore di prevenzione e aiutano il medico ad avere un quadro chiaro sul nostro stato di salute generale.

Quanto sono importanti gli esami del sangue?

Gli esami del sangue devono essere considerati uno strumento di estrema importanza se vogliamo conoscere lo stato di salute del nostro corpo. Un semplice prelievo può infatti aiutarci a guadagnare tempo e ad agire in modo efficace, qualora i risultati indicassero sospetti per malattie quali, ad esempio, il diabete, malattie a carico del cuore o del fegato.

Inoltre svolgere con regolarità gli esami del sangue ci permette di avere un check up sempre aggiornato, che aiuta il medico ad avere una panoramica completa sulle nostre condizioni generali. In questo senso svolgere un prelievo del sangue su base annuale sarebbe la scelta più responsabile da fare.

Gli esami del sangue sono importanti, entrando nel dettaglio, sicuramente per quattro ragioni. Innanzitutto svolgono una funzione di controllo generale sulle condizioni del corpo, in secondo luogo sono fondamentali ai fini preventivi, inclusa la prevenzione dei tumori; sono necessarie quando dobbiamo sottoporci ad un intervento chirurgico e, infine, vengono utilizzate per monitorare l’andamento di una eventuale terapia svolta con farmaci.

Quali sono gli esami del sangue per un check up completo?

Per avere un quadro clinico completo, e per far sì che il medico abbia la possibilità di osservare valori che indicano possibili malattie che non hanno ancora manifestato alcun sintomo, dobbiamo sottoporci a un emocromo, esame che permette la valutazione sia del numero che della qualità delle cellule che sono presenti all’interno del nostro sangue.

 

Il colesterolo è un altro valore che dobbiamo conoscere. Questo termine indica un tipo di grasso che, se presente in quantità fuori norma, è in grado di formare delle placche dentro i nostri vasi sanguigni. E proprio queste placche possono ridurre il flusso del sangue e determinare aterosclerosi. Per sapere, quindi, se abbiamo delle infiammazioni in corso, dobbiamo includere la cosiddetta VES.

 

Non dobbiamo dimenticare i valori relativi ai trigliceridi e alla glicemia. I trigliceridi non sono altro che i grassi presenti nel sangue, e quando sono in quantità eccessiva o chiaramente oltre i valori considerati normali, rappresentano un fattore di rischio per eventuali malattie a carico del cuore.

 

La glicemia serve per sapere la quantità di glucosio nel sangue; con il termine glucosio si indica una tipologia di zucchero. Troppo glucosio nel sangue può essere correlato al diabete.

 

Come si chiamano gli esami del sangue completi?

Gli esami che abbiamo indicati finora concorrono per avere un quadro completo delle nostre condizioni. Dobbiamo tuttavia considerare la possibilità di includere altri esami, comunque importanti, che ci permettano di non tralasciare alcun valore degno di nota.

 

È il caso dei valori delle transaminasi, che ci aiutano a conoscere le condizioni, buone o di sofferenza, del nostro fegato. Se vogliamo indagare, poi, il benessere dei reni dobbiamo essere a conoscenza dei valori della creatinina.

 

L’albumina, una proteina che si trova particolarmente presente nel sangue, esprime lo stato di nutrizione del nostro corpo, mentre la quantità di ferritina è indicativa di una eventuale carenza di ferro. L’acido urico, infine, ci aiuta a comprendere se corriamo il rischio di soffrire di gotta.

 

Quali sono gli esami del sangue che indicano un tumore?

L’emocromo completo e la VES, che abbiamo citato in precedenza, sono in grado di rilevare segni di infiammazione, o possibili alterazioni del nostro sangue. Due fattori, questi, potenzialmente indicativi di un tumore. Ma sono in ogni caso esami insufficienti per una diagnosi di tumore.

 

Le analisi del sangue che ci permettono di inquadrare la possibilità di un tumore devono includere i marcatori tumorali, chiamati anche marker tumorali. Si tratta per lo più di proteine la cui presenza con livelli anomali, e in concomitanza con altri esami da parte del paziente, è indicativa di un tumore.

 

Per fare un esempio, il PSA è un tipo di proteina prodotta dalla prostata, e quando presenta una concentrazione particolarmente alta è possibile che il paziente abbia un carcinoma della prostata, oppure un tumore benigno alla prostata o, infine, una infezione o infiammazione a carico della prostata. Per questa ragione i marker tumorali hanno sempre bisogno di approfondimenti con ulteriori esami, per avere una diagnosi certa.

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