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MEMORIA “In ricordo del Caporal Maggiore Capo Mario Frasca, caduto in Afghanistan”

L'Associazione Mario Frasca continuerà con la memoria e soprattutto con il riconoscimento che spetta a questi eroi

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Settembre 2024
Cerignola // Cronaca //

Orta Nova, 23 settembre 2024 – Si è svolta stamattina la cerimonia in ricordo del Caporal Maggiore Capo Mario Frasca dell’Esercito Italiano, appartenente al Comfoter di Verona, caduto nell’adempimento del proprio dovere in Missione Internazionale di Pace all’estero in Afghanistan il 23 settembre 2011. Mario cadde in quella circostanza assieme ad altri due commilitoni Riccardo Bucci e Massimo Di Legge a causa di un atto ostile che fece ribaltare il mezzo VTLM Lince. Dal 2004 fino al termine della Missione ISAF, ovvero il 31 dicembre 2014, l’elenco conta 54 caduti italiani.

Toccanti le parole del segretario dell’Associazione Mario Frasca, ovvero il Dott. Vincenzo Frasca, nel fare la parentesi sull’omonima associazione nata nel 2012, costituita dai genitori Antonio e Angela FRASCA, per ricordare il caduto e i tanti soldati e civili che dal 1950 ad oggi hanno rappresentato con il proprio sacrificio quei valori di pace e democrazia in territori internazionali martoriati dalla lotta al terrorismo. Ancora oggi in tali territori si trovano i nostri soldati intenti a ripetere l’atto eroico che i caduti hanno avuto nel recarsi in quei luoghi che non conoscevano ma che non hanno esitato un attimo a raggiungere allo scopo di difendere i valori della libertà e della democrazia come compito impartito dalle nostre Istituzioni.

Le stesse istituzioni, pronte a inviare giovani militari in terre lontane dove vige il terrorismo, non mostrano la stessa prontezza nel riconoscere il rispetto e l’uguaglianza dovuto ai caduti come sancito nell’articolo 3 della nostra Costituzione Italiana, per difendere i valori umani, un rispetto dovuto e rappresentato dalle 2 massime onorificenze (Medaglia d’oro al Valor Militare e la Medaglia d’oro al Valor Civile). Il Dott. Vincenzo Frasca evidenzia l’atteggiamento soporifero e la lentezza delle istituzioni che, dopo tanti anni di corpi lasciati a terra in terre lontane e tornati a casa nelle loro bare, restano ancora mute e impassibili nel dare ai nostri caduti il riconoscimento unico “Vittima del Terrorismo Internazionale” che non li riporterà in vita ma almeno avranno l’onore di essere ricordati per merito dalle future generazioni.

Lo stesso si rivolge alle istituzioni con queste parole: “Illustrissimo Ministro della Difesa Guido Crosetto, Illustrissimo Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e Illustrissima Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, quanto ancora dobbiamo attendere? Sono conscio che ci sono tantissimi problemi da risolvere ma nulla può impedire di dedicare un attimo del vostro tempo a ricordare chi ha obbedito ai vostri ordini senza esitare e senza timore di perdere la vita. Un attimo per dare loro rispetto e dare loro merito e le onorificenze dovute.

Bellissimo il momento con gli alunni dei vari plessi scolastici di Orta Nova: Istituto Comprensivo Statale Sandro Pertini – Vittorio Veneto e l’Istituto di Istruzione Superiore Adriano Olivetti che con la loro presenza hanno contribuito al ricordo del nostro eroe. Un ringraziamento ai Dirigenti scolastici, al personale docente e scolastico che con il loro contributo ogni anno permettono di mantenere viva la memoria. Presenti alla cerimonia tutte le Autorità civili, militari, religiose e le associazioni. Momenti di musica con il M° Antonello Ciccone e la Banda Città di San Severo.

L’Associazione Mario Frasca continuerà con la memoria e soprattutto con il riconoscimento che spetta a questi eroi che attualmente crea differenze in vittime di serie A e vittime di serie B, che si può ritenere una vergogna in quanto ogni caduto ha una propria dignità da ricordare e rispettare senza alcuna differenza. La morte rende tutti uguali.

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A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio. (Fabrizio Caramagna)

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