Secondo i sindaci, il lavoro svolto dai Comuni per elaborare i Piani di Azione Locale (PAL), conformi alle Linee Guida ministeriali, sembra vanificato dalle nuove direttive. Queste ultime, pur finalizzate a velocizzare la creazione di soluzioni abitative, non affrontano il tema cruciale dell’integrazione dei migranti. L’installazione di moduli prefabbricati rischia di diventare un semplice spostamento fisico dei ghetti, senza risolvere le problematiche sociali e strutturali che affliggono il territorio.
I PAL presentati dai Comuni erano pensati per rispondere alle esigenze specifiche di ogni contesto, non solo fornendo soluzioni abitative, ma promuovendo l’integrazione dei migranti attraverso la collaborazione tra istituzioni locali, organizzazioni sociali ed economiche e altri enti. I sindaci ritengono che questo sia l’unico approccio valido per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori agricoli e le problematiche legate agli insediamenti abusivi.
La provincia di Foggia, in particolare, è gravemente colpita da questo fenomeno, che comporta problemi di sicurezza pubblica, degrado e sfruttamento. Gli insediamenti abusivi rappresentano una questione di ordine pubblico e un pericolo per la sicurezza dei migranti stessi. La mancanza di interventi tempestivi da parte del Governo potrebbe peggiorare la situazione.
I sindaci sottolineano che i Comuni della Capitanata hanno presentato i propri PAL entro il 10 gennaio 2023, rispettando le scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma denunciano inspiegabili ritardi che hanno bloccato gli interventi. L’assenza della sottoscrizione delle convenzioni con il Ministero del Lavoro ha lasciato i progetti fermi per oltre un anno.
Durante l’incontro del 7 ottobre, è stata avanzata la proposta di modificare i PAL introducendo moduli prefabbricati al posto delle soluzioni abitative originariamente previste. Tuttavia, i sindaci vedono questa proposta come un cambiamento sostanziale che rischia di compromettere gli obiettivi iniziali.
I Comuni chiedono che i PAL vengano esaminati e approvati nella loro forma attuale, con l’aggiunta delle proroghe necessarie per realizzare gli interventi. Sollecitano inoltre un intervento più deciso da parte del Commissario Straordinario e una maggiore collaborazione tra i vari enti coinvolti, inclusa la Regione Puglia, per garantire la sostenibilità finanziaria e operativa dei progetti.
Infine, i sindaci ribadiscono che la risoluzione delle problematiche legate agli insediamenti abusivi e allo sfruttamento dei lavoratori agricoli richiede un approccio integrato e sinergico, l’unico modo per affrontare una piaga che pesa gravemente sulla provincia di Foggia e su tutta la Capitanata.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno