Apricena. Il noto format di idee innovative “Tu Conti di Più”, ideato per la città di Apricena da Alfonso Masselli, ha trovato in Antonio Potenza l’interlocutore “più probabile che non” per essere tradotto in realtà.
«Ci siamo incontrati – dichiara Masselli – e mi è sembrato di parlare con me stesso».
«Posso affermare – prosegue Masselli – che Antonio Potenza è innamorato quanto me di Apricena. In più ha alle spalle una grande esperienza amministrativa. Undici anni da sindaco, nel corso dei quali ha dato vita ad un processo di “rinascimento perpetuo” della città di Apricena, che è sotto gli occhi di tutti.
E’ il sindaco più apprezzato della provincia di Foggia. Non a caso, lo scorso gennaio, a ventiquattro ore dal decreto legge sul terzo mandato, è stato ricandidato, per acclamazione, a sindaco di Apricena e la sua vittoria, alle amministrative del prossimo giugno, appare piuttosto scontata».
«La cosa che più mi ha colpito nel parlargli – sottolinea Masselli – è stata l’assenza totale nei suoi discorsi della cosiddetta “rendita di posizione”. Non si culla minimamente sulle tante cose belle che, in questi anni, ha realizzato ad Apricena ma, con tanto entusiasmo, guarda oltre, al futuro della città».
Bilancio partecipativo, smart city, turismo culturale, riapertura cineteatro Solimando, candidatura Unesco, cittadella universitaria, scuola di arti e mestieri, economie circolari, banca pubblica. Sono i principali temi sviluppati dal format “Tu Conti di Più”. Quali di queste idee piacciono a Potenza?
«Tutte. Ma quelle elencate non sono tutte. Ce ne sono tante altre, alcune delle quali renderebbero Apricena “propulsiva” a livello nazionale. Di certo con esse sarà la città più innovativa di Capitanata. Mentre gli parlavo prendeva appunti. Cosa che non ho visto fare a nessuno dei miei precedenti interlocutori. Nei mesi scorsi mi sono infatti confrontato con altri soggetti politici di Apricena. Erano più concentrati sugli uomini da schierare che sulle idee da portare avanti. Nessuno di loro si è soffermato sul format “Tu Conti di Più”. Mi hanno dato l’impressione di essere più interessati alla mia persona che ai suoi contenuti».
Potenza, invece?
«Abbiamo parlato soltanto di idee. Non di me. In vita mia non ho mai fatto politica attiva né ho mai avuto una tessera di partito in tasca. Sono un liberale convinto e, come tutti i veri liberali, non antepongo me stesso.Oggi tutti si dichiarano liberali, ma ad esserlo realmente sono in pochi, purtroppo».
Si candiderà nella lista civica di Potenza? «Non lo dico. Altrimenti chi vive di “gossip” non avrebbe argomenti da spendere nelle prossime settimane».
Collaborerà alla redazione del programma elettorale di Potenza?ù
«Sicuramente sì, se lo vorrà. E’ l’unico esponente politico di Apricena che potrebbe realizzare le idee innovativedel format “Tu Conti di Più”. Altri potranno anche copiarle e, stante la dilagante povertà di idee, non è escluso che lo faranno, ma, nel caso, non sarebbero affatto credibili, visto che fino a ieri le hanno letteralmente ignorate per non dire snobbate. Non basta dire “anch’io voglio farlo”. Bisogna crederci per davvero. E, tra i vip della politica locale, chi ci crede sul serio è soltanto Antonio Potenza. Almeno ai miei occhi. Per questo sarò al suo fianco».
Ci può dire qualcosa in più sull’idea della Banca Pubblica di Apricena?
«La città di Apricena rappresenta il secondo bacino estrattivo d’Italia dopo Carrara e, per circa ottant’anni (fino al 1989), ha avuto una sua banca cooperativa, la Popolare di Apricena, che ne ha sostenuto l’economia, espandendosi con essa fino a diventare la banca popolare più grande del sud d’Italia. Apricena, quindi, ha una eccellente tradizione non solo industriale ma anche bancaria.
L’idea sarebbe quella di istituire un “Fondo di Microcredito”, che sarebbe bello denominare “Banca Pubblica di Apricena”, ricordando l’acronimo della sua storica banca.
Un “fondo” da istituirsi in partnership con l’Ente Nazionale per il Microcredito (sulla falsariga del “Progetto Microcredito Roma Capitale”) con lo scopo iniziale di intervenire, con istruttorie veloci e che tengano conto del solo merito “reputazionale”, a sostegno dell’artigiano e del piccolo imprenditore in temporanea difficoltà finanziaria o non bancabili, così da evitare il deterioramento o, peggio, la chiusura della sua attività. Un seme che potrebbe germogliare in qualcosa di molto più grande, perché ad Apricena le piccole cose diventano molto presto grandi realtà», conclude Masselli.