Lettera aperta, riceviamo e pubblichiamo
Succede che, al day hospital oncologico, i malati in fila debbano attendere ore per ricevere i trattamenti chemioterapici, perché i farmaci arrivano con largo ritardo, accrescendo il malessere dei pazienti già segnati dalla dura lotta alla malattia.
Per ricevere le terapie, i pazienti devono presentarsi presso la struttura entro le 8 del mattino. Per accelerare la procedura molti pazienti trasmettono i risultati ematici il giorno prima, cosi da poter iniziare la terapia subito dopo la visita medica in loco.
Nonostante ciò, succede che questo processo, che dovrebbe essere semplice e lineare, duri svariate ore, perché le operazioni procedono con molta lentezza, accumulando ritardi che gravano sui pazienti già in condizione di sofferenza. Per non parlare poi dello spreco di risorse costituito dall’avere infermieri che di fatto non possono fare nulla perché anch’essi in attesa dei farmaci. Letti vuoti, infermieri (loro malgrado) inoperosi e pazienti…sempre meno pazienti.
Purtroppo é una storia che si ripete da tempo e, come in tutte le storie di inefficienza, non è mai colpa di nessuno e forse un po’ colpa di tutti.
All’ ennesima richiesta di spiegazioni, addetti del personale si lasciano sfuggire “Siamo anche noi vittime del sistema, ma non possiamo fare nulla; occorre segnalarlo in direzione sanitaria”.
Invece all’ufficio relazioni col pubblico, la risposta dell’operatrice, dal tono gentile, cambia.
“Se il paziente non si sente bene, si trova in ospedale, è in buone mani”. Certo, si chiederebbe infatti solo che la causa del malessere non fosse la prolungata e inutile attesa dovuta all’inefficienza nel gestire la procedura.
“In ogni caso il day hospital prevede un orario fino alle 17:00, quindi noi siamo tutelati”. Vero, voi siete tutelati. Il malato, invece, no.
(Manfredonia, 24 agosto 2021)
Di fronte ai ritardi, alle inefficienze e ai disservizi, la frase che si sente ripetere spesso è, più o meno, sempre la stessa: “purtroppo è una storia che si ripete da tempo…, non è colpa di nessuno in particolare ma, forse, è un po’ colpa di tutti”.
No cari signori, la colpa della grave disfunzione denuncaita ha precisi punti di riferimento e responsabilità che elenco nell’ordine: il Direttore di struttura complessa (l’ex Primario del reparto) del Day hospital oncologico, il Direttore della Farmacia, il Direttore sanitario e il DIrettore generale dell’Ospedale.
Pertanto, se il problema non viene risolto dal Direttore del day hospital, suggerisco ai pazienti oncologici di rivolgersi fisicamente a protestare, con educazione, ma con molta determinazione presso la Direzione sanitaria e la Direzione generale dell”Ospedale. Inutile protestare con i medici e gli infermnieri, serve a poco.
l disservizi all’URP, poi, vanno formalizzati per iscritto e non segnalati oralmente…
Per quanto riguarda la risposta dell’operatrice dell’URP non ho difficoltà a definirla, burocratica, irriguardosa e offensiva verso i pazienti. Risposta che va segnalata, immediatamente, alla Direzione sanitaria.
Andate a Bari, centro di eccellenza con personale medico e paramedico sempre a disposizione x ogni esigenza! No x San Pio ma é la realtà!
Sono i risultati di anni di Leggi per distruggere il SSN NAZIONALE.
CI STANNO RIUSCENDO
Ecco l'”eccellenza” sangiovannara
Sorriso doloroso, mi descrive cosa sia un “paramedico”?
sono in terapia Chemioterapica… a meta percorso dovevo fare una Tac per poi modulare la terapia…. ora se non faccio terapia si ostacola e ritarda il percorso FOLFOX … se la faccio non dovuta ..bhe’ la chemio non è una passeggiata …. il tutto dipende dall’esito della Tac …. deve prenotarla lei mi dicono… lo faccio ma la terapia chemio viene effettuata ogni 15 gg la lista di attesa per Tac circa 20 gg … a voi le considerazioni…. chiamo il CUP faccio presente che sono un malato oncologico e quindi fragile con urgenza visto che sono in Intinere curativo…. niente l’operatrice al telefono con voce quasi .. stizzita … dice di rispettare il suo lavoro e che il “sistema” dice che non posso avere priorita.. le dico che non è un medico e di farmi parlare con il reparto che mi ha chiesto la TAc….non vado oltre ..le chiedo il nome e numero di operatore visto che aveva tutti i miei dati ma di lei non si sapeva nulla VISTO CHE NON SI é PRESENTATO come si dovrebbe fare….. dopo insistenze mi chiude la telefonata in faccia….. sono stato costretto mio malgrado e spese a rivolgermi fuori provincia…. gentilezza ed educazione ….. tutto questo i’altro ieri alle ore 16 circa….. alla faccia del rispetto dei pazienti …. questo è quanto…….. le considerazioni le faccio fare a chi avrà il tempo di leggermi……
Di sicuro l’operatrice addetta al Cup, è una ex portantina o O.S., non credo sia un’infermiera con laurea, altrimenti non avrebbe risposto in quel modo.
Che sia stata gentile, fa parte dell’educazione, mentre per la cura di un malato oncologico, serve ben altro , come la puntualità delle varie terapie, senza ritardo, appunto perché sono terapie speciali e, il più delle volte presentano complicazioni serie per il paziente.
Ma come fanno a mancare tali medicinali, se si sa che ogni trattamento comporta l’impiego di un certo numero, che moltiplicato quello dei pazienti si possono conservare nella farmacia ospedaliera per completare il ciclo???.
Ho i miei dubbi che c’è qualcuno che non sa conteggiare e rifornire, in tempo, la quantità dei medicinali per completare il ciclo dei pazienti presi in carico.
Per quest’ultimo intervento, non serve un Direttore Generale, ma un semplice ragioniere.
la priorita’…. l’urgenza affidata ad una operatrice…. che tra l’altro non si qualifica al telefono…. ma è prassi li…. non si pu’ sentire …. a parte l’acidita’ del tono…. e non ultimo il telefono chiuso in faccia….. e vorrei conoscere questa ..ehmmmm signora….. ora la direzione sanitaria dovrebbe ..essere un po piu attenta alla scelta di queste persone…. ma ….. ignoreranno questi sfoghi… come di solito….. si gradirebbe … un riscontro da parte di quest’ultimo ufficio per conoscere meglio la situazione …. ma ..chimera illusione….. ripeto non puo’ essere una centralinista a dichiarare se c’è una priorità o meno ….. o affidarsi al sistema ….. specialmennte se si chiede di parlare con il mewdico che ti sta somministrando la chemio …..
Anche se non ti conosco, ti auguro una pronta guarigione Leo.
Forse tutto questo succede perché per condannati è inutile ricorrere a personale ben preparato. Però raccontare per coglionate vissute e ascoltate quando portano mia moglie per la chemio.
Me dici solo una: i vostri medici di famiglia non fanno un c…. e quindi è bene che facciamo loro le richieste per le chemio successive!
Infermiere, spero che non lo faccia come professione. Se non sa il significato di paramedico, si può acculturare!
Grazie Angelaforever….. di cuore…. volevo con il mio commento focalizzare l’attenzione su quello che succede spesso …. e di cui poco spesso si parla…. solo questo…. fortunatamente non tutti gli operatori sono cosi…. un grazie a chi comprende i disagi dell’ammalato…. e… va bene va bene ….. va bene cosi
@Leo:
Forza Leo, ti auguro di guarire al più presto
Grazie Nicola ..di cuore ……
Mi associo, di cuore, agli auguri per Leo.