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L’EVENTO Orta Nova, ricordati ieri i 250 anni dei Cinque Reali Siti

Occasione per sottolineare gli sforzi della gente onesta e che lavora, oltre all’impegno della Commissione prefettizia su Orta Nova e dell’Unione sui Cinque Comuni

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
24 Ottobre 2024
5 Reali Siti // Cronaca //

Statoquotidiano.it, 24 ottobre 2024. Orta Nova – Ieri sera, per le vie della città capofila dei Cinque Reali Siti, un salto nel passato  1774 quando un re e la sua regina attraversavano probabilmente le vie di un insieme  villaggi in Capitanata decidendo del loro destino.

Un salto nel passato per ricordare che in quel  1774 nascevano i Cinque Reali Siti, realtà viva ancora oggi e che, dal 2008, l’impegno dei sindaci di riferimento mira a rafforzare nell’istituzione dell’Unione.

In un corteo storico, quindi, seguito da un convegno tenutosi presso il palazzo ex Gesuitico, l’intenzione di ricordare  che 250 anni sono trascorsi da quell’anno 1774, quando il re Borbone Ferdinando IV, dopo aver mandato via i Gesuiti dall’area del sud foggiano, ne incamerò i possedimenti rendendoli poi oggetto di un esperimento di colonizzazione.

Nei villaggi che  costituirono i borghi di Ordona, Orta, Stornara e Stornarella, cui si aggiunse quello di Carapelle furono  infatti chiamate a trasferirsi 410 famiglie di semplici persone prive di mezzi provenienti dalla Capitanata, dalla Terra di Bari e dal Principato Ultra (oggi provincia di Avellino).

E nacquero appunto così i Cinque Reali Siti, con un patrimonio di vita, tradizioni, risorse in comune che li portò a crescere, pian piano nel tempo, fino a contare oggi una popolazione complessiva di circa 40 mila abitanti.

Nel corso dell’evento di ieri sera, è stato ricordato anche, con una tela elenco con i nominativi di ognuno dei coloni provenienti dagli stessi, incorniciata e disvelata a inizio convegno, che di quei coloni, circa 109 famiglie si stanziarono nell’area di Orta. Queste venivano da ben 11 comuni: Ascoli Satriano, Ariano, Carife, Lacedonia, Troia, Vallata, Barletta, Bari, Montenero, Bisaccia e Sant’Agata di Puglia.


Organizzato dall’associazione L’Ortese, con il suo presidente Annito Di Pietro, e in collaborazione con la Commissione prefettizia di Orta Nova,
l’evento di ieri sera si inseriva all’interno della manifestazione la Settimana della Cultura, “vetrina virtuale  che mi piace definire anche settimana della bellezza” così Annito  Di Pietro “dove poniamo tutto quello che di sano e positivo abbiamo nel nostro territorio”.

Vi hanno partecipato sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio direttamente interessato, quali il commissario Francesco Fasano della Commissione incaricata di amministrare Orta Nova; la sindaca di Ordona e presidente dell’Unione dei Cinque Reali Siti, Adalgisa Latorre; il sindaco di Stornarella, Massimo Colia, il quale ha tenuto ha evidenziare come non è sempre facile sostenere l’istituita Unione considerando che “a livello centrale non ci tengono tanto a questo tipo di realtà. A partire dal 2014, per esempio, non è stato più possibile avere un segretario dedicato a tale istituzione, ragion per cui noi sindaci siamo chiamati a provvedere con aggravio di spesa e disagi. Se a livello centrale riuscissero a capire che c’è bisogno di supportare, si farebbe di più”.

Emersa chiara ed evidente lungo tutto l’evento l’intenzione di Annito Di Pietro di cogliere anche in tale occasione modo per fare una sottolineatura da lui molto sentita: l’importanza della memoria storica e la necessità di dimostrare che al di là dei luoghi comuni fatti di negatività, “nel nostro popolo vi sono tante persone di buona volontà e oneste”.

Sottolineatura condivisa a pieno dal commissario prefettizio Francesco Fasano, che ha portato all’attenzione dei presenti il fatto che “vi sono dati economici e sociali che contribuiscono a smentire quei luoghi comuni accennati da Annito Di Pietro e che accompagnano immeritatamente questa comunità”.
Fasano nel suo intervento ha quindi   precisato: “È fuori di dubbio che qui c’è tanta gente che lavora sodo e contribuisce alla crescita costante del territorio. Anche la Commissione continua nel suo impegno,  in silenzio e consapevole delle difficoltà. Crediamo che i risultati arriveranno e confidiamo di cominciare a vederli già alla fine di quest’anno”.

A seguire, l’intervento della sindaca e presidente Latorre ha poi messo in luce le varie iniziative che negli ultimi tempi stanno vedendo particolarmente impegnata l’Unione dei Cinque Reali Siti, istituita appunto nel 2008,  nella definizione di un percorso che torni sempre più a essere condiviso tra i comuni che ne fanno parte e nell’idea che ancora una volta l’Unione fa la forza: “Abbiamo ottenuto da poco i finanziamenti per la videosorveglianza” così Adalgisa Latorre “Si tratta certamente di progetti che ogni comune ha presentato per conto proprio ma che sono la risultante di un lavoro fatto in sinergia e di una grande collaborazione tra i Cinque Reali Siti.
Il 27 ottobre 2023 abbiamo firmato il Patto per la sicurezza per l’Intero nostro territorio e che ha visto la partecipazione del Prefetto Valiante, dei vertici della polizia sul nostro territorio, oltre a tutti noi sindaci, e questo a dimostrazione del lavoro a tutela della sicurezza di tutti che si sta facendo.
Abbiamo inoltre ottenuto finanziamenti per il progetto dell’Ecomuseo a Carapelle, risultato di un percorso che da diversi anni vede l’Università di Foggia, le amministrazioni locali ed i cittadini impegnati in una serie di attività volte alla conoscenza del patrimonio culturale, e che coinvolge i Cinque Reali Siti in sinergia con il comune di Ascoli Satriano.
Siamo inoltre parte dell’Aro di Cerignola e siamo sempre pronti a confrontarci per superare insieme le difficoltà e perseguendo una visione unica delle varie situazioni”.

A intervenire alla manifestazione, anche alcuni esponenti politici degli 11 comuni da cui provennero i coloni di un tempo, quali la vicesindaca di Troia, Leonardina Pillo, che si è detta onorata di partecipare auspicando una sempre più fattiva collaborazione; il sindaco di Lacedonia, Antonio Di Conza, per il quale il coraggio delle famiglie che si stanziarono nei nascenti Reali Siti può  a ragione essere considerato un esempio e l’evento di ieri sera va visto come “un tentativo di costruire ponti in una società dove la tendenza generale è quella di alzare muri”; l’assessore di Ascoli Satriano, Massimo Capuano, che ha ricordato come già da qualche tempo si parla di possibili collaborazioni tra i Cinque Reali Siti e Ascoli Satriano: “Proposta complessa” la sua precisazione “ma interessante”.

Coinvolgente, il contributo storico portato poi dall’intervento del professor Alfonso Palomba, un tempo preside e anche sindaco di Carapelle.

Palomba, attento studioso e ricercatore della storia dei comuni di Carapelle, Stornara, Stornarella, Ordona, Orta Nova, ha attraversato il lungo periodo dei 250 anni dalla fondazione dei Cinque Reali Siti toccando alcune delle tappe salienti dall’età napoleonica al Risorgimento italiano; dagli anni della Questione Meridionale vissuta con difficoltà e proteste contadine anche nei Reali Siti agli anni della Grande Guerra del 1915-18; dall’età del Fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, fino agli ultimi accadimenti del Novecento.

Tappe che man mano hanno visto un po’ allontanarsi l’uno dall’altro i cinque Comuni, che poi però a partire dal 2008 hanno riabbracciato l’obiettivo di ritornare ad operare in sinergia e a collaborare fondando l’Unione dei Cinque Reali Siti.

Tra gli intervenuti, infine, anche il consigliere Regione Puglia, Sergio Clemente che ha condiviso l’idea del sindaco Colia di fare in modo che le autorità centrali portino  un maggiore supporto alle Unioni di Comuni.

Alle personalità istituzionali  convenute è  stato conferito poi un riconoscimento da parte dell’associazione L’Ortese.

L’evento  si è concluso con un concerto musicale realizzato dal coro dell’Unitre di Orta Nova.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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