FOGGIA, 24/12/2022 – Il dono come ponte di relazioni, celebrazione della vita e del sapere. Un atto volontario e gratuito che si fa cura, diventando motore di cambiamento. Con questo messaggio potente, lunedì scorso il liceo classico “Vincenzo Lanza” di Foggia ha chiuso le iniziative del mese di dicembre, dedicate al tema “libertà di donare”.
IL DONO DEL SAPERE – Il percorso a tappe, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Mirella Coli, è iniziato lo scorso 16 dicembre con l’incontro “Essere nel mondo, abitare la terra. Il pensiero di Martin Heidegger”. All’incontro, parte della rassegna “Filosofando in tedesco”, sono intervenuti Costantino Esposito, docente di Storia della filosofia all’UniBa e Alessandra Beccarisi, docente di Storia della filosofia medievale all’Unifg, introdotti dal docente Francesco Torbidoni, direttore del Dipartimento di discipline storico- filosofiche e giuridiche del Liceo “Lanza – Perugini” di Foggia.
“Gli studenti e le studentesse – spiega il docente Torbidoni – si sono addentrati nel percorso delineato dal filosofo tedesco Martin Heidegger nella sua opera ‘Essere e Tempo’, condotti dalla sapiente guida del prof. Costantino Esposito. Un percorso che sonda l’abisso del pensiero filosofico con una riflessione capace di scorgerne la profondità, rapportandosi all’inquietudine ‘che sempre siamo’, lasciandola affiorare e volgendola alla scoperta di noi stessi, per interrogarsi nuovamente su ciò che sembra più familiare e avendo il coraggio di porre le domande fondamentali: Che significa essere? In che senso l’essere umano esiste? In cosa consiste il tempo? Come (e se) si giunge alla verità?”.
L’incontro ha chiuso il ciclo di seminari sulla filosofia tedesca che, da ottobre scorso, ha visto coinvolti i licei foggiani su iniziativa del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unifg, con l’obiettivo di preparare gli studenti al Congresso Mondiale di Filosofia che si terrà a Roma ad agosto 2024.
IL DONO COME INNO ALLA VITA – E se la filosofia invita al dono della cura di sé, dell’altro, della natura e del tempo, oltre che dei pensieri, il volontariato si nutre di solidarietà. Lo hanno spiegato bene i presidenti delle associazioni AVIS, ADMO e AIDO che hanno incontrato le studentesse e gli studenti del Liceo Artistico “Perugini” il 16 dicembre scorso e, tre giorni più tardi, i colleghi del liceo classico “Lanza”.
“L’iniziativa, intitolata ‘Do ut Des’ – spiega la docente del liceo ‘Lanza’ Grazia Vetritto – è stata pensata dalla nostra dirigente per celebrare il valore della solidarietà, come virtù indispensabile all’esistenza. Gli interventi dei presidenti delle associazioni e le testimonianze dei donatori e dei riceventi hanno profondamente emozionato i presenti. Particolarmente commovente è stata la coraggiosa testimonianza di Carolina Conversano, il cui figlio è scomparso a soli 19 anni a causa di un tragico incidente e i cui organi hanno donato la vita ad altre persone in seria difficoltà”.
“Abbiamo pensato a questo spazio di testimonianza e riflessione – spiega la dirigente Mirella Coli – come ad un momento di educazione e di sensibilizzazione per l’intera comunità scolastica. L’atto del donare non si identifica con l’azione del regalare, non può ridursi a mero trasferimento di un bene o di un oggetto. La differenza è nel dono che si fa di sé che nasce dalla volontà di stabilire un legame. Il dono è, quindi, soprattutto un riconoscimento reciproco: è questo il messaggio che abbiamo voluto lanciare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze”.
IL DONO COME SCELTA CONSAPEVOLE – Il percorso sul valore del dono si è concluso il 22 dicembre scorso con una giornata di beneficenza organizzata direttamente dagli alunni del liceo “Lanza – Perugini”, protagonisti di una raccolta fondi. “Quest’anno il nostro impegno – spiegano – è rivolto alla ricerca contro il cancro. Il ricavato della raccolta fondi sarà donato interamente all’AIRC, nella speranza di contribuire, nel nostro piccolo, a salvare qualche vita”.
“Un atto volontario, positivo e gratuito – conclude la dirigente Coli – può generare felicità. Abbiamo pensato di dedicare questo periodo di attesa del Natale alla promozione della gratuità e del dono, una scelta indispensabile per superare la cultura dello scarto e per imparare a comprendere i bisogni degli altri. Ringrazio i docenti e gli studenti che hanno accolto, con entusiasmo, tutte le iniziative organizzate”.