Roma – CON l’approvazione della Camera, di martedì scorso, del disegno di legge comunitaria 2009, l’Italia si accinge a diventare il primo paese dell’Europa ad avviare una normativa sulla cattura e sequestro dell’anidride carbonica. In particolare il dlg prevede il recepimento della direttiva in tema di stoccaggio geologico di anidride carbonica. Nella normativa viene anche stabilito il coinvolgimento delle amministrazioni locali competenti, relativamente alla concessione da rilasciare per le attività di stoccaggio. Ora si attende l’esame al Senato del provvedimento. La cattura ed il sequestro dell’anidride carbonica rappresenterà, a detta di istituzioni (Unione Europea, Usa, Cina) ed esperti di ogni orientamento, una delle “tecnologie fondamentali” per l’abbattimento delle emissioni. Per quanto riguarda il territorio nazionale l’Italia può già proporre il progetto dell’Enel per la centrale di Porto Tolle, per la quale l’Unione ha già staziato fondi per 100 milioni di euro. Fra gli altri accordi da segnalare, quelli firmati dall’Enel con Eni (stoccaggio della Co2 della centrale di Brindisi nel giacimento vuoto di gas dall’Eni a Cortemaggiore) ma anche con la Cina.