È iniziato oggi, presso il San Francesco Hospital, il primo intervento di protesi d’anca con la tecnica innovativa della via anteriore, eseguito dal dottor Michele Rendina, ortopedico del Gruppo Telesforo.
Questa procedura comporta un’incisione molto meno invasiva rispetto alla tecnica tradizionale: al posto di un taglio lungo dalla zona inguinale alla coscia, si effettua un piccolo taglio nella piega dell’inguine (nota come “tecnica bikini”).
Inoltre, per inserire la protesi, i muscoli non vengono tagliati ma delicatamente spostati, offrendo così numerosi vantaggi per il paziente, tra cui: riduzione del dolore nel post-operatorio (grazie alla preservazione dei tessuti muscolari), minor perdita di sangue, degenza ospedaliera ridotta e un rischio di lussazione inferiore.
La conservazione dei muscoli contribuisce alla stabilità dell’articolazione, riducendo le limitazioni funzionali dopo l’intervento e consentendo un recupero più rapido delle capacità motorie. Nei pazienti giovani, che potrebbero richiedere un successivo intervento di revisione, è inoltre possibile utilizzare una mini-protesi, preservando così una maggiore quantità di tessuto osseo.
“Questi fattori combinati migliorano notevolmente il benessere del paziente, con meno dolore, un vantaggio estetico e, soprattutto, un recupero post-operatorio molto più veloce,” sottolineano dal San Francesco Hospital.
Lo riporta FoggiaToday.