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Omicidio Ashley, 30 anni a Cheik Diaw

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
27 Febbraio 2019
Regione-Territorio // Stato prima //

(ansa) La Corte di Cassazione stasera ha respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso della difesa del senegalese Cheik Diaw confermando così nei suoi confronti la condanna in appello a 30 anni di reclusione per omicidio volontario della statunitense Ashley Olsen, trovata strangolata in casa il 9 gennaio 2016 a Firenze.

Le motivazioni saranno disponibili tra non meno di trenta giorni. Cheik Diaw pertanto resta in carcere. Attualmente il senegalese è detenuto nel penitenziario di San Gimignano (Siena). I suoi difensori, avvocato Antonio Voce e avvocato Federico Bagattini, avevano basato il ricorso su due aspetti principali, cioè la mancata perizia per stabilire l’esatto orario della morte e la richiesta di annullamento dell’aggravante della inferiorità fisica di Ashley Olsen rispetto al suo assassino. Ma la Cassazione non ha ammesso il ricorso.

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Se le persone che amiamo ci vengono tolte, il modo per farle vivere è non smettere di amarle (James O’Barr)

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