Edizione n° 5510

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Savona. Rifiuti, 5 arresti

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
27 Giugno 2018
Regione-Territorio // Stato prima //
Genova. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona, in data odierna, hanno eseguito provvedimenti cautelari emessi dal GIP di Savona – Dr.ssa Alessia Ceccardi, su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica Dr. Vincenzo Carusi, nei confronti di 5 soggetti. Numerose le perquisizioni tra la Val Bormida, il capoluogo savonese e la provincia di Cuneo.
Queste, ancora in corso, interessano abitazioni ed uffici degli indagati, nonché aree di stoccaggio rifiuti.
Tra i perquisiti risulta anche un ex dirigente di azienda pubblica. Contestate a due società anche violazioni di cui al D.L.vo 231/2001, relativo alla Responsabilità amministrativa delle società e degli enti. B.C. e C.N. sono stati tradotti in carcere a Marassi, mentre R.M. è stata posta agli arresti domiciliari. Obbligo di dimora e firma, invece, per B.C. e T.L.. Ai destinatari delle misure coercitive è stata contestata l’associazione per delinquere, finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’indagine trae origine da attività ispettiva di polizia economico-finanziaria condotta nei confronti di una cooperativa di lavoro, emersa – al termine degli accertamenti condotti – come soggetto economico fittizio.
Durante la verifica fiscale, i finanzieri hanno accertato che la società di riciclaggio e smaltimento  rifiuti, al fine di ottenere vantaggi fiscali e contributivi, aveva creato ad hoc la cooperativa deputata alla formale assunzione dei lavoratori: questi ultimi, già dipendenti della società, venivano assunti dalla cooperativa continuando a svolgere, tuttavia, le stesse funzioni. Era sempre la cooperativa che, poi, fatturava alla società il costo delle prestazioni, senza procedere – se non in minima parte – al pagamento delle imposte e contributi dovuti. Questo escamotage ha consentito – nel tempo – alla società di portare in deduzione dal proprio reddito i costi relativi alle prestazioni fittiziamente rese dalla cooperativa e, contestualmente, risultare in regola con il DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva), attestazione necessaria per poter partecipare agli appalti pubblici. Nel corso dell’operazione, che vede coinvolti – a vario titolo – circa quindici indagati, sono stati anche sottoposti a perquisizione un impianto industriale utilizzato per la trasformazione dei rifiuti ed un’area ubicata nel territorio della provincia di Cuneo, ove risulterebbe stoccato “compost”, materiale organico proveniente dalla raccolta differenziata urbana (“umido”), risultato dagli accertamenti, invece, rifiuto speciale.

Lascia un commento

Se le persone che amiamo ci vengono tolte, il modo per farle vivere è non smettere di amarle (James O’Barr)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.