STATOQUOTIDIANO.IT. Promosso dalla Accademia I Cavalieri d’Onore e Umiltà del Maestro Giuseppe Vuovolo a Manfredonia il 20 giugno si è svolto il 2º Seminario di arti marziali in Italia del Kitamura Ryu a cura del Maestro Manrico Erriu, all’anagrafe italiano ma giapponese per formazione e cultura, come evince dalla sua intensa e vendutissima autobiografia pubblicata.
Buongiorno M.stro Erriu come è andato il seminario? Ha sentito feeling con
gli allievi del corso di Manfredonia?
Buongiorno a Lei e grazie mille per avermi offerto l’opportunità di essere intervistato.
Il seminario è andato molto bene, nonostante il caldo asfissiante e le otto ore di
addestramento intensivo, i partecipanti lo hanno affrontato con il giusto spirito,
riuscendo a concluderlo con ottimi risultati. Sono estremamente contento di avere
avuto l’opportunità di lavorare con loro, un gruppo coeso e disciplinato, con il quale
ho potuto ricreare la giusta atmosfera e operare con il rigore richiesto per la
trasmissione delle tradizioni che rappresento. Ci tengo a ringraziare anche il Sig.
Antonio Fraticelli, presidente della struttura che ci ha ospitato, e la Dott.ssa Tina
Salvemini per aver contribuito alla realizzazione del materiale fotografico a
testimonianza dell’evento.
Fra gli allievi erano rappresentate diverse età e generi. La disciplina che
insegna è per tutti e attuabile da tutti?
Assolutamente si, le discipline che insegno e pratico sono indicate a tutti, non si
fanno distinzioni di genere o di età. Si combatte ogni giorno, in ogni contesto del
quotidiano. La vita va affrontata con forza e determinazione, siamo tutti guerrieri,
anche chi ancora non sa di esserlo. La differenza sta nel fatto che noi abbiamo
riconosciuto questa condizione e ci addestriamo per preservarne lo spirito e la
determinazione.
Dobbiamo presupporre che la rivedremo a Manfredonia?
Mi sono trovato particolarmente bene a Manfredonia, a partire dalla splendida
accoglienza fino all’ottima organizzazione e gestione dell’evento. Per questo, grazie
al maestro Vuovolo, si sta programmando un altro seminario per il mese di ottobre
2021.
Il maestro Vuovolo da anni è impegnato in una difficile trascrizione della
tradizione sipontina del bastone e del coltello. Inoltre è il promotore di una
nuova codifica sportiva, agonistica della medesima. Una sua riflessione sul
rapporto fra tradizione e innovazione nelle arti marziali?
Il maestro Vuovolo sta facendo un eccellente lavoro, sotto moltissimi punti di vista.
Primo tra tutti sta preservando con grandissima perizia una tradizione importante del
proprio paese, mantenendola viva nella sua completezza ed efficacia. Rimasi
piacevolmente colpito dal suo impegno, una vera e propria missione per lui, dettata
in primis dalla sua grande passione per la tradizione che protegge e pratica e in
secundis da un senso del dovere e del rispetto nei confronti della propria terra per i
quali meriterebbe, a mio modesto parere, di essere riconosciuto anche a livello
istituzionale, spero che ciò accada presto. I valori che ci accomunano sono il motivo per il quale si è deciso di avviare una collaborazione tra l’Accademia I Cavalieri d’Onore e Umiltà di cui è fondatore e la BUSHI Tactics, entità formativa ed operativa di cui sono presidente e fondatore. La BUSHI Tactics (www.bushi-tactics.com) unisce nei propri programmi formativi, discipline antiche con quelle moderne.
La tradizione deve supportare l’innovazione senza mai dissociarsi dal contesto.Senza la tradizione non esisterebbe innovazione. L’antico e il moderno devono camminare di pari passo per essere efficaci.
Nel seminario si è approfondita anche la parte meditativo spirituale. Quale la
sua idea della necessità di vivere una dimensione spirituale oggi per chi
pratica arti marziali o sport in genere e per estensione per tutti?
L’essere umano è stato sempre afflitto dagli stessi problemi e dilemmi. La ricerca
della felicità è strettamente connessa con la percezione che ognuno di noi ha della
realtà che lo circonda. Affinché un essere umano possa vivere una condizione di
armonia ed equilibrio, è necessario che la dimensione spirituale divenga e permanga
un tutt’uno con quella mentale e fisica. Man mano che la modernizzazione e la
tecnologia avanzano, la spiritualità tende a sparire, è una tendenza crudele e
implacabile, soprattutto in Occidente. L’essere umano privato della spiritualità non
solo perde una dimensione essenziale ma lo stesso equilibrio psico-fisico.
Le nostre tradizioni guerriero-ascetiche ci consentono di permanere ancorati alle
tradizioni, in uno stato di equilibrio permanente, derivante dalla consapevolezza che
nulla esista realmente. Mantenersi ancorati alle proprie tradizioni e alla propria
spiritualità ci permette di progredire e convivere con la modernizzazione sfrenata alla
quale siamo sottoposti. La spiritualità, per essere efficace in tempi moderni, deve
ritrovarsi in ogni aspetto del quotidiano, ad uso e beneficio di tutti, non soltanto di chi
pratica discipline marziali o meditative. La spiritualità ci impone l’essere rispettosi di
ciò che ci circonda, dalle persone, alla natura e all’ambiente per estensione, oltre
all’essere disciplinati. Il rispetto e la disciplina creano migliori persone, migliori
persone creano una migliore società.
Nel nostro Clan, il Kitamura Ryū (nome fittizio), l’addestramento alle discipline
guerriere (combattimento armato e disarmato) si fonde insieme alle pratiche asceticomonastiche, lo shugendō. Il fulcro delle dottrine è il rapporto tra l’uomo, la natura e l’universo. Si tratta di una pratica frutto di una fusione di elementi provenienti da
diverse religioni, ideologie e filosofie. Il nome può essere tradotto come la via che
porta ad acquisire poteri spirituali. Questa pratica, grazie all’uso di formule recitative
di potere (mantrā), forme create con le mani (mūdra), preghiere mistiche (sūtra) e alla
celebrazione di vari rituali celebrati prevalentemente in ambienti naturali quali aree di
montagna o di mare, permette al praticante di sviluppare doti particolari: gestire i
sentimenti, affrontare e sconfiggere le proprie debolezze e paure sono solo alcuni dei
benefici derivanti da tali pratiche.
Grazie!
Nota biografica del maestro Manrico Erriu
Nato in Italia il 15 gennaio del 1974, Manrico Erriu, imprenditore, creativo, innovatore
e stratega, inizia il suo percorso formativo in Giappone divenendo dopo anni di
addestramento un maestro delle dottrine e tradizioni guerriere e spirituali custodite da
un Clan Giapponese, il Kitamura Ryu.
Apprende l’arte della strategia e dell’inganno durante gli anni più duri del suo
addestramento. Importa in Italia parte delle tradizioni del Clan, insegnando
ufficiosamente dal 1996, ufficialmente dal 2000, a una ristrettissima cerchia di
persone, le discipline guerriere giapponesi (Bujutsu) e sistemi antichi di sviluppo del
potenziale psicofisico e spirituale, una combinazione di buddismo esoterico,
shintoismo, dottrine, filosofie e pratiche rituali (Kitamura Ryū no Shugendō).
Nel 2012 diviene l’unico istruttore non israeliano ad addestrare personale della
sicurezza in anti-terrorismo e protezione di dignitari in Israele e far parte di una
organizzazione non governativa che al suo interno aveva esclusivamente istruttori
Israeliani.
Specializzatosi in “counter terrorism”, “intelligence” e “sicurezza internazionale” in
Israele, nel 2013 fonda e dirige nel Regno Unito la “GENI-AX Worldwide Network”
(www.geniax-close-protection-courses.com), organizzazione internazionale operante
nel settore del “counter terrorism” e fornisce, in maniera indipendente, servizi di
supporto tattico e strategico ad entità governative e private di tutto il mondo.
Partecipa, direttamente, in varie missioni operative e fornisce programmi addestrativi
speciali per unità private e governative di tutto il mondo, lavora in 5 Continenti, in oltre
25 Paesi, addestrando migliaia di operatori in materia di anti-terrorismo e Close
Protection.
Costruisce negli anni un vasto network internazionale e avvia progetti imprenditoriali
in settori multipli, facendo della indipendenza il proprio cavallo di battaglia.
E’ fondatore e presidente del WATANABE & KITAMURA Group (www.watanabekitamura-group.com), organizzazione internazionale operante in diversi settori e
ambiti che spaziano dagli investimenti in tecnologia e innovazione alla divulgazione della cultura, tradizioni e arti Giapponesi in tutto il mondo.
È fondatore e presidente del Kitamura Bujutsu Kai (www.kitamura-bujutsu-kai.com),
della BUSHI Tactics (www.bushi-tactics.com), della SSCS – Security Skills
Certification Scheme (www.sscs-scheme.com) e del Modern Samurai Clan Project
(www.modern-samurai-clan-project.com).
Ha all’attivo anche due libri italiani autobiografici:
1) Nel dubbio uccidi. L’arte dell’inganno. Autobiografia di uno stratega.
2) SHUGENDŌ. I poteri mistici dei Kitamura. Morire umani, rinascere Shugenja,
immortali.
Tre invece i volumi in lingua inglese:
1) Aviation Counter Terrorism and Operational Security;
2) Weapons of Mass Destruction and Improvised Explosive Devices. Threat CounterMeasures;
3) Managing Security Overseas. Best Practices for the International Security Advisor.
The Middle East.