Foggia – In una lettera indirizzata alle autorità competenti e ai rappresentanti sindacali, l’Unione Sindacale di Base (USB) di Foggia ha espresso una profonda indignazione e preoccupazione per la situazione all’interno dell’azienda Amgas SpA. La lettera, firmata da Antonio Di Gemma e Alessio Formica, denuncia un clima lavorativo insostenibile, con una riorganizzazione aziendale che ha portato a gravi conseguenze per i dipendenti e per l’azienda stessa.
Secondo quanto riportato dalla USB, negli ultimi tempi sono stati adottati ben 15 provvedimenti disciplinari e contestazioni di addebito nei confronti di 11 dipendenti, su un totale di 28 unità lavorative. Di queste, 4 hanno affrontato malattie prolungate, tutte diagnosticate e certificate come causate dallo stress lavorativo. Questo stress è stato attribuito a una riorganizzazione aziendale che, fin dal suo inizio, ha mostrato evidenti criticità, come documentato dalle relazioni dei Responsabili Tecnici di funzione.
La riorganizzazione ha causato un notevole disagio tra il personale dipendente, oltre a gravi danni economici e di immagine per l’azienda. La USB sottolinea come le azioni strutturali intraprese non rispettino le normative stabilite dall’ente regolatore ARERA, mettendo a rischio il futuro di Amgas SpA e la sicurezza pubblica. La lettera critica duramente le attuali RSU e RLS aziendali per non aver adottato le necessarie misure di supporto e tutela dei lavoratori affetti da stress lavorativo.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di interventi correttivi da parte della nuova Amministrazione Comunale, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte delle maggioranze e delle opposizioni. Le esternalizzazioni di servizi e le consulenze hanno portato l’azienda a una situazione debitoria quasi insostenibile, mentre la disapplicazione delle normative vigenti ha causato ulteriori indennizzi e sanzioni evitabili.
L’USB solleva un grave interrogativo sull’inerzia dell’amministrazione: “Cosa si sta aspettando ancora? Un intervento dell’ente regolatore che costringa Amgas SpA a perdere la concessione, così da favorire un accorpamento con l’Azienda di distribuzione Amgas SpA di Bari?”. La denuncia evidenzia una preoccupazione crescente per il futuro dell’azienda di distribuzione gas, storica realtà della città di Foggia.
Alla luce di questi fatti, la USB invita tutte le parti interessate, compresa l’Amministrazione Comunale, le OO.SS. aziendali e di settore, a prendere seriamente in considerazione la gravità della situazione e a adottare misure urgenti per garantire una gestione sana dell’azienda e la salvaguardia dei diritti e della salute dei lavoratori. È necessaria una svolta decisa e condivisa, con misure concrete e urgenti per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro per tutti i dipendenti.
La USB propone l’istituzione di un tavolo tecnico immediato, già dall’insediarsi del nuovo CDA, per affrontare la situazione critica e sviluppare strategie preventive. Questo tavolo dovrebbe analizzare le cause del dissesto attuale e adottare misure per evitare il ripetersi di tali problemi in futuro. La USB esprime la sua disponibilità immediata al confronto con il Socio Unico del Comune di Foggia e con tutte le altre parti sociali, aziendali e di settore, per migliorare le condizioni di lavoro.
La lettera della USB rappresenta un appello urgente per un intervento concreto e tempestivo da parte di tutte le parti coinvolte. La salute e il benessere dei lavoratori, la sicurezza della rete gas e la stabilità economica dell’azienda devono essere priorità assolute per garantire un futuro sostenibile e sicuro per Amgas SpA. La USB attende risposte immediate e concrete, informando che il documento verrà inviato anche agli organi di stampa per dare massima visibilità alla situazione.