Edizione n° 5510

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

“Non voglio l’immunità”: così Salvini va all’attacco contro la procura di Agrigento

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
27 Agosto 2018
Politica // Regione-Territorio //

27 agosto 2018. La Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ ufficio, il ministro degli Interni, Matteo Salvini e l’attuale capo di gabinetto, Matteo Piantedosi. Un’ indagine partita dopo un’elezione, il 22 agosto, sulla nave della marina militare italiana, U.Diciotti attaccata al porto di Catania con 177 migranti a bordo, da parte del procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. La notizia, giunta al vicepremier durante il suo comizio a Pinzolo, non ha scalfito la sua granitica convinzione di leader che decide, comanda ed esegue. Duro è stata la sua replica dal palco delle Dolomiti.

“Non ci fermeranno” sono state le sue prime dichiarazioni seguite da un duro attacco alla magistratura. “Indagano un ministro che difende i confini del Paese: è una vergogna ma non ci fermeranno. Aspetto con il sorriso il procuratore di Agrigento, voglio spiegargli le mie ragioni. Aspetto un procuratore che indaghi i trafficanti e chi favoreggia l’immigrazione clandestina. Gli ricordo che gli scafisti comprano armi e droga e poi viene spacciata magari fuori dalle scuole dei nostri figli“. Attacco che non ha risparmiato neanche una questione ribadita piú volte da Silvio Berlusconi durante i suoi anni di lotta come la magistratura: “deve uscire dalle correnti politiche”. Non ha paura il leader della lega che senza colpo ferire, accusa tutto come un muro di gomma, rispondendo alle ipotesi di reato che lo vedono coinvolto con dichiarazioni severe e sicure: Io ho fatto solo il mio lavoro di ministro e sono pronto a rifarlo. Per il resto mi spiace per il procuratore di Agrigento. Penso che con tutti i problemi che ha la Sicilia, la priorità non sia certo indagare Salvini”.

Novanta sono i giorni a disposizione del tribunale dei ministri per valutare un’eventuale archiviazione oppure presentare istanza a Palazzo Madama per avviare l’autorizzazione a procedere. Molti i messaggi di solidarietà arrivati in queste ore al vicepremier  Salvini, anche da parte di pm e magistratura. Lo stesso leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, non ha esitato a mostrare la sua piena solidarietà. Compatto è il governo, anche l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, fa sapere che Matteo Salvini non deve dimettersi “perché non ha violato nessun codice etico”, sottolineando come sia giusto che la magistratura faccia il suo lavoro senza però “far ripiombare il Paese negli scontri tra procure, pm e politica”.  Di fatto la questione della nave Diciotti ha aperto l’ennesimo dibattito che apre le porte ad un caldo autunno politico dove si spera che gli egocentrismi di destra e sinistra non compromettano il sano dissenso in seno alla democrazia (esiste ancora?) che rischiano di oscurare la competenza e non risolvere sul serio i problemi che affliggono l’Italia perché non dimentichiamo che il Paese non versa certo in buone condizioni.

A cura di Francescapaola Iannaccone

1 commenti su "“Non voglio l’immunità”: così Salvini va all’attacco contro la procura di Agrigento"

  1. Buonasera/buongiorno.
    Ennesimo passo falso della “chiesa cattolica”. Tutela delle necessità primarie e accoglienza umanitaria, penso che sia diritto di tutti…ma fare il passo più lungo della gamba con “le forze degl’altri” penso che sia un errore. Nel mondo ci sono tante nazioni, di cui alcune “cacciano” materialmente gl’immigrati. Perchè non evangelizzare tale nazioni fin alizzando la loro azione almeno al dovere solidale di essere sullo stesso pianeta. Vorrei sapere da dove vengono i soldi e le strutture che “questa chiesa” mette a disposizione senza scadenza. ma è la stessa chiesa del fallimento delle autorità ecclesiastiche (e si capisce il perchè), dell’ 8X1000 versato da tanta gente probabilmente indebitata…la stessa chiesa dell’incapacità e/o impossibilità governativa del suo territorio…non si muove foglia che non Voglia…ma occorre essere responsabili anche nei confronti dei cittadini del paese. Appena possibile, occorre destinare gl’immigrati “d’emergenza” verso territori vicini il più possibile al proprio paese di origine, se non nello stesso paese, possibilmente. E questo per il bene di tutti. Cosa faranno qui, se non li vorranno nei lavori più ordinari e soprattutto, al massimo, verranno per così dire sfruttati per essere scoraggiati a rimanere qui. Aumenteremo i reati e le situazioni di peccato, oltre ad essere motivo di scandalo. Ecco come inizia il “capolarato con gli stranieri”. Ricatti materiali-esistenziali…e probabilmente è lo stesso “caporale” ad esserne incastrato (e un uomo vissuto mi ha capito…). la chiesa deve rispettare il volere popolare, il volere della realtà vissuta, e finirla con “un’immagine” che non giova a nulla…non ci si doveva nascondere dagl’occhi degl’uomini per non essere ammirati? Comunque…occorre una cooperazione di ogni territorio esistente nel mondo, e il ritorno possibile alle proprie terre d’origine. Altrimenti, si esproprino i territori di tali nazioni, a quanto pare (ma non penso che sia codì) incapaci di governare i propri confini…vogliono il nostro diritto…non sarebbe una scelta facilmente condivisibile, ma probabilmente sono più stranieri tra loro che noi nei loro confronti.
    Poi, chissà…
    Che sia fatta la Sua volontà…ricordo la fede, i diritti, il buon senso, il quieto vivere, la preghiera…
    una casa e stipendio-pensione-terra possibile per tutti…accoglienza e solidarietà sì,ma responsabile e consapevole dei limiti delle proprie realtà…
    Con il rispetto dovuto, perchè non s’indaga sulle carenze del ciclo economico o sui soldi pubblici mai arrivati ai privati, o sulla mancata applicazione dei diritti costituzionali come la capacità contributiva o il sostegno economico alla gioventù e alle famiglie in rispetto della propria fede…cioè senza debiti…e quante violazioni della costituzione, e da tanti anni nessuno fà niente, e il sistema normativo-giuridico corre sempre più illegittimamente…avete capito qual’è il reale problema di sistema dell’ Italia…Ogni cittadino, ogni famiglia dovrebbe avere tutto il necessario per vivere e senza debiti…qual’è la realtà?

Lascia un commento

Se le persone che amiamo ci vengono tolte, il modo per farle vivere è non smettere di amarle (James O’Barr)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.