L’identikit del candidato di centrodestra alle regionali lo traccia il consigliere regionale di Fi Giandiego Gatta. Che non vuol sentire parlare di nomi, per ora, nemmeno se solo indiscrezioni . “Il candidato migliore è quello che ci fa vincere, che sia competete ma anche umile e incline all’ascolto, carismatico ma mai superbo. Che conosca i problemi, gravissimi, che affliggono la Puglia, e che sia disposto ad affrontarli con impegno e determinazione. Che sia aggregante ed inclusivo e sappia indossare con orgoglio la maglia del centrodestra unito e vincente”. Un nitido ritratto che dovrà essere rappresentato da un nome.
Su come proceda il dibattito nel centrodestra verso questa candidatura lo precisa Dario Damiani, senatore pugliese e vice coordinatore regionale di Fi. “Si riparte dalle ultime amministrative che con le primarie ci hanno fatto tenere unito il centrodestra, che è quello che oggi ci chiedono gli elettori. Noi su questo strumento delle primarie avevamo qualche dubbio ma poi il treno l’abbiamo preso e sono andate bene, anche organizzativamente. Il tavolo regionale è sempre attivo, in questi giorni si sta discutendo anche a quelli nazionali in concomitanza con le elezioni regionali in Umbria. Poi toccherà all’Emilia, alla Puglia, alla Calabria.”
A proposito di nomi aggiunge: “Sono tutti nomi di rispetto, a patto che gli stessi interessati lo sappiano. Penso a Nuccio Altieri, a Massimo Casanova, ad Andrea Caroppo, al capogruppo di Forza Italia in Regione Nino Marmo“. Invitato a San Menaio alla festa di Fdi questo fine settimana, porta questo appuntamento come esempio di una riflessione politica che prosegue, insieme a quella di qualche settimana fa di ‘Everest’, tradizionale incontro dei giovani forzisti: “Siamo l’unica alternativa a Michele Emiliano. Dopo l’Umbria e l’accordo fra M5s e Pd, vedremo se anche in Puglia si farà questo ‘aborto politico’, un tradimento degli elettori. E dopo che i due partiti si sono scontrati ogni giorno. E dopo che fanno, la somma algebrica? Il centrodestra non deve cedere a queste sirene”.