Edizione n° 5472

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

DENUNCIA Revenge porn, chiesto il rinvio a giudizio per un 65enne di Manfredonia

La donna: "Vita stravolta dopo i fatti"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
27 Settembre 2024
Cronaca // Manfredonia //

MANFREDONIA – Il pm Antonio Franzese ha chiesto il rinvio a giudizio di M.F. manfredoniano di 65 anni accusato di atti persecutori e revenge porn (diffusione illecita di immagini/video sessualmente espliciti) ai danni di una concittadina con cui sostiene d’aver avuto in passato una relazione.

L’udienza preliminare si svolgerà il 18 ottobre davanti al gup del Tribunale di Foggia Francesca Mannini.

L’imputato per questa vicenda fu arrestato dalla Polizia e posto ai domiciliari lo scorso 3 maggio; dopo una settimana venne rimesso in libertà con divieto di avvicinare la donna e obbligo di dimora in un centro della Bat dove si è trasferito da tempo.

La vittima è rappresentata dall’avv. Innocenza Starace che all’epoca dell’arresto del presunto stalker preannunciò la costituzione di parte civile, rimarcando “il coraggio della donna nel denunciare tutto”, e ponendo l’accento sullo “stato di terrore e disperazione cui è stata sottoposta tanto da tentare il suicidio”.

“Il mio assistito respinge le accuse” replica il difensore, l’avv. Michele Guerra; “siamo fiduciosi di dimostrare che non ha perseguitato la donna; se ha inviato dei video al marito e al fratello di lei non è certo ‘per recare nocumento alla parte offesa e procurarle il disprezzo della famiglia’ come contestato dal pm, ma unicamente per dimostrare ai familiari come stessero le cose e cioè d’aver avuto una relazione con la donna. Voglio inoltre ricordare che il mio cliente ha presentato querela, denunciando d’essere stato picchiato dal marito e da un altro familiare della parte offesa diversa mesi prima dei fatti ora oggetto di contestazione; per questa vicenda ha anche dovuto lasciare spontaneamente Manfredonia e trasferirsi fuori provincia”.

Fonte: tifosipalermo

I fatti contestati vanno dal giugno 2023 all’aprile 2024.

A dire dell’accusa, l’imputato “dopo aver realizzato o comunque ricevuto immagini a contenuto sessualmente esplicito della parte offesa destinate a rimanere private, le inviò senza il consenso della donna al marito e al fratello di lei, per recarle nocumento e in particolare procurarle il disprezzo della famiglia; con l’aggravante d’aver commesso in fatto con sistemi informatici o telematici ed essendo stato legato alla persona offesa da una relazione affettiva”.

Analoga aggravante il pm la contesta anche in relazione all’accusa di stalking; gli atti persecutori sarebbero consistiti in “plurime telefonate alla donna nonostante la richiesta di interrompere qualsiasi rapporto; minacce di morte; seguirla quando lei usciva con la famiglia; inviare ai parenti di lei le immagini a contenuto sessualmente esplicito” Così facendo “cagionò alla donna un perdurante stato d’ansia, costringendola a cambiare le abitudini di vita”.

A dare il via alle indagini fu la querela sporta dalla donna nel marzo scorso; denunciò come da marzo 2022 la sua vita fosse stata “completamente stravolta dall’incontro con l’uomo che prima con modi gentili, poi con pressioni psicologiche, ricatti e minacce l’aveva costretta a rendersi sua schiava. Inizialmente fui contatta su Facebook con messaggi cortesi, poi le sue scritture divennero sempre più personali, intime, pesanti. Quando mi incontra mi dice: ‘so dove vai, che fai, ti controllo, so i tuoi spostamenti e orari’”. Ricostruzione contestata dal sospettato quando fu interrogato a maggio dal gip all’indomani dell’arresto: parlò di una relazione con la donna troncata da lei; del clima di tensione venutosi a creare; del presunto pestaggio subito tanto da decidere di andar via da Manfredonia; ammise d’aver inviato il video ai familiari di lei, negando però d’averlo fatto per vendicarsi e sostenendo che si era trattato di una sorta di forma di autotutela, al fine esclusivo di far sapere loro come stessero le cose.

Lo riporta lagazzettadelmezzogiorno.it

1 commenti su "Revenge porn, chiesto il rinvio a giudizio per un 65enne di Manfredonia"

  1. A 65 anni, può solo guardare, comunque… Ci sono le attenuanti “penali”…. Può tornare a guardare

Lascia un commento

A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio. (Fabrizio Caramagna)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.