Sono tredici le persone coinvolte nell’operazione denominata Black Out, condotta dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza nel nord Barese. L’indagine ha portato alla luce un traffico illecito di rame e ferro, gestito per lungo tempo da un’organizzazione criminale.
Tra i soggetti fermati, sette sono stati condotti in carcere, due posti agli arresti domiciliari, uno sottoposto all’obbligo di dimora, mentre tre sono stati colpiti da misure interdittive. Tutti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione.
Secondo gli investigatori, il gruppo avrebbe preso di mira impianti fotovoltaici, ponti radio, reti ferroviarie e stradali nella provincia di Barletta-Andria-Trani. L’organizzazione era specializzata nel furto di grandi quantità di rame e materiali ferrosi, successivamente riciclati tramite aziende del settore, principalmente con sede a Trani.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Trani, ha accertato che ciascuno degli indagati – quattro stranieri e nove italiani – aveva un ruolo specifico all’interno dell’organizzazione: alcuni si occupavano dei furti, altri gestivano il riciclaggio e la vendita dei materiali alle aziende compiacenti.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa prevista per le 10:30 presso la Questura di Andria.
Lo riporta Ansa.