Molti non sanno, dell’antica devozione dei sipontini per San Michele Arcangelo. Il motivo storico principale, è l’apparizione per ben due volte dell’Arcangelo Michele (principe della Milizia Celeste) al vescovo di Siponto Lorenzo Maiorano.
Questi, il 29 settembre 493 d.C, gli dedicò la celeberrima grotta. La prima apparizione di San Michele sul Gargano detta del “Toro”risale al 490 d.C.. Da sempre i sipontini, oltre alla Madonna di Siponto, rivolgevano preghiere a San Michele, perché li proteggesse dai terremoti e dalle pestilenze.
Alcune antiche testimonianze, della figura di San Michele, sono presenti sul magnifico portale della chiesa (XI sec) dell’Abbazia di S.Leonardo dove a rilievo è incisa una scultura che raffigura l’Arcangelo Michele. Il vescovo e storico Pompeo Sarnelli e l’annalista Matteo Spinelli, ci tramandano nei loro scritti, che a causa della pestilenza che imperversò nel 1656 specialmente nel Regno di Napoli, l’arcivescovo Giovanni Alfonso Puccinelli (1652-1658) a ricordo del miracolo della preservazione della peste, per Manfredonia e Monte S.Angelo, fece erigere una colonnina di marmo portante l’arcangelo Michele, nei pressi della porta denominata anticamente “Porta Montanara”. Colonnina, molto probabilmente simile a quella tuttora esistente a Monte S.Angelo, che ricorda lo scampato pericolo dall’epidemia della peste. La stessa porta, sempre per iniziativa del vescovo Puccinelli assunse il nome di “Porta delle Palme”.
Lo stesso vescovo, che dispose il prosieguo della processione dalla Cattedrale oltre la suddetta porta, fece portare dei sassolini dalla grotta di San Michele e con essi scolpì la Croce e il nome di S.Michele.
Ordinò altresì di incastonare una iscrizione con la scritta “Porta delle Palme”, successivamente rilevata e posizionata nella Torre dell’Avanzata. Va ricordato, per la storia, che la Porta Montanara, dalla sua edificazione servì per il passaggio delle numerose carovane di devoti pellegrini che si recavano, nelle ricorrenze delle festività dell’Arcangelo, al vetusto famoso Santuario a Monte S.Angelo. Sulla “Torre di S.MIchele” del Castello svevo-angioino, è collocata una formella con l’immagine dell’Arcangelo che infilza una lancia nelle fauci del serpente. Ho fotografato nel tempo in Città, numerose edicole (alcune scomparse da alcuni anni per via delle costruzioni maldestre di palazzoni che hanno sostituito antiche abitazioni) contenenti statuine e formelle con figura di San Michele Arcangelo poste in vicoli, in androni di Palazzi storici, in conventi, sui tetti di antiche chiese, sopra i muri di case e palazzi signorili e sui muri di case rurali dell’agro sipontino.
I pescatori e non solo i marinai, avevano grande devozione per san Michele Arcangelo. Tant’è che in situazioni di pericolo, oltre ad implorare la Madonna di Siponto si rivolgevano a San Michele Arcangelo e a San Matteo perchè gli aiutasse ad uscire dal pericolo o a guarire da malattie. A tal proposito, sono tanti gli ex voto di sipontini, che hanno ricevuto grazie dalla Vergine di Siponto, da San Michele e da San Matteo Apostolo.
Tra le statuine in pietra di Monte di San Michele Arcangelo, di pregevole fattura artistica, ubicate in ogni dove in Città, voglio evidenziare alcune risalenti agli inizi del ‘700 e ubicate in Corso Manfredi. In molte case (ora in forma minore) era usanza tenere una statuina di S.Michele in una campana di vetro. I motivi della devozione a San Michele, era per avere la protezione di San Michele per le loro abitazioni dai terremoti e nel contempo preservarli dalle pestilenze.
Ho voluto inserire in questo articolo, alcune foto di edicole contenenti stupende statuine scolpite in pietra di Monte di San Michele Arcangelo tuttora esistenti nella Città di Manfredonia e nell’agro sipontino. Ho inserito, tra queste, alcune che riproducono opere in pietra di Monte di San Michele Arcangelo, realizzate dal bravissimo scultore Michele Perla detto “u Sammecalere”, che operò per anni a Manfredonia nella sua bottega nei pressi della villa comunale. Infine, ho incluso anche una foto dello scultore sipontino Benedetto Ciociola, autore di pregevoli statuine e di una grande statua di San Michele scolpite nel tempo con pietra bianca di Monte.
Una delle preghiere popolari in vernacolo, che i sipontini rivolgevano a San Michele Arcangelo, per implorare grazie e ingraziarlo per quelle ricevute così recita: “San Mecòle ngile stè/jisse vè jisse vone/ngile ce cande a gloria celeste/per mezze de lu core de Gesù/San Mecòle aiutece tò. (San Michele in cielo sta/lui va e lui viene/in cielo si canta la gloria Celeste/per mezzo del cuore di Gesù/San Michele aiutaci tu).In occasione del Vespro in onore di San Michele si cantava un motivo il cui ritornello così recitava:”U Vespre del Sande Mecòle…e ce n’addone e ce n’addone.
Va ricordato, altresì, che San Michele Arcangelo insieme a San Filippo Neri sono compatroni della Città di Manfredonia e che molti sono i sipontini portano i nomi di Michele e Filippo per devozione a San Michele Arcangelo e a San Filippo Neri.
In occasione della Festa di San Michele Arcangelo, che avrà luogo mercoledì 29 settembre, voglio inviare gli auguri a tutti quelli che portano i nomi degli Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele e nel contempo ricordare l’amato arcivescovo dell’Arcidiocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo, Michele Castoro, scomparso prematuramente il 5 maggio 2018.
**Bibliografia per il presente articolo: “Il Castello e la cinta della piazza di Manfredonia”- Antonio Ferrara-I Quaderno dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Trismo- 1978; Cronologia de’ Vescovi et Arcivescovi sipontini”-Pompeo Sarnelli-Arnaldo Forni editore-1986; Matteo Spinelli “Memorie storiche dell’antica e moderna Siponto”; ”Manfredonia Storia Arte e Natura” –Volume II –Nicola Grasso-Nuovo Centro di documentazione Storica-Edizioni del Rosona-Ottobre 2013; Michele Nenna-cultore di preghiere in vernacolo di Manfredonia.
FOTOGALLERY FRANCO RINALDI
“E l’angelo mi disse: «Scrivi: “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».”(Apocalisse 19:9-10)
“Non fatevi né scultura né immagini di uomini o altro sulla terra per adorarle o fare culto”(Esodo 20:2)
Come si può ben vedere la Bibbia parla chiaro,ma purtroppo si crede più alle tradizioni degli uomini che a Dio.
Per il Sig. GIUSEPPE: I Cattolici non ADORANO San Michele Arcangelo ma lo VENERANO. Venerare è diverso da Adorare. VENERARE è quando ONORI un Santo, un Angelo e sai che non è lui Dio. Mentre ADORARE é quando tu credi che un Santo o un Angelo o un altra entità sia Dio in persona. Noi cattolici sappiamo bene che Dio è al di sopra di tutti ed è L’ONNIPOTENTE cioè il più potente di tutti. Queste sono vecchie affermazioni PROTESTANTI evangelici che usano sempre queste affermazioni ignoranti per attirare da loro i fedeli per poi chiederli la Decima per arricchirsi.
Caro Aquila anche l’onore va solo a Dio,e ci sono passi biblici che lo confermano…
Per quanto riguarda l’offerta Dio conosce i cuori anche un centesimo ma fatto con amore….
Per Aquila:
Apocalisse 4:9 Ogni volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli,
Ap 4:11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».
Ap 5:12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode».
Ap 5:13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli».
Ap 7:12 «Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen».
Per Giuseppe: Tutte le Scritture che hai menzionato non dicono che devono essere dati ONORE solo a Dio . Dice che bisogna dare ONORE a Dio ma non dice CHE DEVI DARE ONORE SOLO E SOLTANTO A DIO. Rileggiti i tuoi versetti e trovami dove sta scritto che devi dare ONORE, RIPETO ONORE e non ADORARE, ONORE SOLTANTO A DIO.
Per Aquila :
Da quello che ho compreso siete voi ad avere aggiunto onore ai uomini. Perché nella Parola di Dio non né vedo.
Tradizioni su tradizioni… Mi fermo qui
Un abbraccio …
Per Giuseppe: fai bene a fermarti qui perché non c’è scritto da nessuna parte che devi onorare solo Dio. Solo a Dio devi ADORARE, ma onorare è un’altra cosa. Pure alla moglie, ai figli e alle memorie dei defunti si dà onore. Ma da ONORARE a ADORARE c’è una bella differenza, cosa che voi evangelici protestanti non sapete il significato. Per voi ADORARE e ONORARE è la stessa cosa. Andate a studiare prima la grammatica prima di studiare la Bibbia. Buona serata.