È scomparso Gian Paolo Ormezzano, uno dei più grandi giornalisti sportivi italiani. Torinese, 89 anni, ha dedicato la sua vita a raccontare lo sport e i suoi protagonisti con uno stile unico e inconfondibile. La sua carriera iniziò negli anni ’50 alla Gazzetta del Popolo, per poi proseguire a Tuttosport, dove lasciò un segno indelebile. Dopo una lunga malattia, un malore improvviso lo ha portato via questa mattina.
Una carriera leggendaria
Memoria storica dello sport italiano, Ormezzano nutriva una passione viscerale per il Torino Calcio, ereditata dal padre che lo portava a vedere gli Invincibili, la leggendaria squadra tragicamente scomparsa nella tragedia di Superga. Il ciclismo era il suo grande amore, ma non c’era disciplina che non lo appassionasse. Nel 1974 divenne direttore di Tuttosport, guidandolo per oltre quattro anni, prima di approdare a La Stampa, dove fu inviato fino al 1991. Collaborò anche con Famiglia Cristiana, il Guerin Sportivo, il Corriere Torino e, per una stagione, fu opinionista su Rai a 90° Minuto.
Ha seguito 25 edizioni delle Olimpiadi, sia estive che invernali, raccontando con maestria eventi sportivi che hanno segnato la storia. Continuò a scrivere fino agli ultimi giorni, attingendo dal suo vasto bagaglio di conoscenze, amicizie e aneddoti. Tra le sue opere, spicca Storia del ciclismo, che gli valse il Premio Bancarella Sport nel 1978.
Un ricordo indelebile
Il Torino Calcio, di cui era un appassionato tifoso, lo ha ricordato come “un campione assoluto, un gigante del giornalismo italiano, cittadino del mondo ma con il cuore sempre legato a Torino”. Il club ha aggiunto: “Spesso ha scritto di altri, ma nel suo caso, è appropriato dire che faticherà molto a nascere, se mai nascerà, un altro come lui”.
Gianfranco Coppola, presidente dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), ha sottolineato: “Un giornalista di successo che ha raccontato lo sport per quasi 70 anni in modo sublime”. Don Stefano Stimamiglio e Luciano Regolo, rispettivamente direttore e condirettore di Famiglia Cristiana, lo hanno descritto come “una voce dello sport per tutte le famiglie, con una scrittura accattivante e umanissima”. Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, lo ha definito “un maestro per generazioni di colleghi, capace di intrecciare il racconto dello sport con quello della società”.
Gian Paolo Ormezzano lascia la moglie, due figlie e un figlio, Timothy, anche lui giornalista. Con la sua scomparsa, il giornalismo sportivo perde una figura irripetibile, capace di raccontare lo sport con passione, cultura e umanità.
Lo riporta Ansa.