Il mese scorso abbiamo ospitato, insieme ad altri 4 centri italiani, un importante convengo dedicato all’anestesia locoregionale, che rappresenta ormai una metodologia frequentemente adottata nel trattamento intraoperatorio dei pazienti chirurgici, in molte specialità. Durante l’evento formativo ha suscitato molto interesse anche la presentazione della tecnica di “awake surgery” (chirurgia da sveglio) applicata alla chirurgia toracica (con paziente non intubato, cioè sveglio, non in anestesia generale), presentata dagli anestesisti Lucio Cavaliere e Raffaele Di Michele.
A Casa Sollievo della Sofferenza, già da un paio d’anni, abbiamo cominciato ad utilizzare delle tecniche di anestesia spinale per permettere alcuni interventi di chirurgia toracica. Abbiamo già eseguito diverse resezioni atipiche, lobectomie e timectomie, usando un’anestesia locoregionale e una semplice sedazione da svegli. Completato l’intervento, i pazienti si sono dimostrati più collaboranti e in grado da subito di respirare meglio, permettendo un recupero post operatorio più rapido. Così facendo si evita anche di esporre i pazienti – soprattutto quelli più fragili, come gli anziani – ai rischi dell’anestesia generale e della ventilazione meccanica. Nel filmato l’insolita l’interazione, durante un intervento chirurgico, tra una paziente e il medico anestesista Lucio Cavaliere, referente per la chirurgia toracica.
Meno male che c’è questo grande ospedale vicino Manfredobi.