Statoquotidiano.it – Orta Nova, 29 aprile 2023. Immagini da un pellegrinaggio. Quello di oggi in onore della Madonna Incoronata.
Questa mattina, ore 4.00 in punto, la compagnia ortese si è avviata, come da tradizione, per raggiungere il luogo di culto mariano situato a metà strada, più o meno, tra Orta Nova e Foggia.
Carro nuovo, benedetto poi da don Ugo Rega, rettore del Santuario in questione, proprio quello della Madonna Incoronata, al momento dell’arrivo a destinazione.
Al seguito, circa 15 stendardi, il gruppo degli animatori volontari della parrocchia B.V.M. di Lourdes con don Luciano Avagliano, il servizio d’ordine curato dalla Misericordia locale, un discreto numero di fedeli per rendere lode e preghiere alla Madonna che, si racconta, apparve nel 1001, assisa fra i rami di un albero, mentre un contadino, di nome Strazzacappa, cingeva, per onorarla, tra le mani un paiolo riempito con olio, proprio come rappresentato attraverso l’effigie portata in processione sul carro.
A Carapelle, i fedeli del posto hanno atteso il passaggio della compagnia ortese: bel gesto di intesa, come da tradizione e nell’idea della condivisione, per poi cominciare, anche loro, il pellegrinaggio.
Al santuario, quindi, l’accoglienza di don Ugo Rega, i tre giri intorno alla chiesa, come gli atti conclusivi del pellegrinaggio richiedono.
Poi la messa, alle 9.30 circa, con i vari sacerdoti dei Cinque Reali Siti, uniti e in condivisione, e presieduta da don Giuseppe Di Donato, il prete più giovane della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano,
ordinato il 27 dicembre scorso e incaricato dal vescovo Fabio Ciollaro in persona di rappresentarlo nel corso della celebrazione, e che si è detto “onorato di celebrare in questo santuario così amato dal nostro popolo”.
Sullo sfondo, le compagnie provenienti da altri comuni del Foggiano, del salernitano e della provincia di Avellino, a testimonianza del fatto che la devozione verso la Madre di Dio non è mai tramontata.
Di spicco, i 43 carri provenienti da Lavello: un serpentone azzurro pregno di fede ed entusiasmo che ha riempito ieri una delle strade periferiche più larghe di Orta Nova e che oggi campeggiava in tutta la sua poderosa presenza nella piazza antistante il Santuario.
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Nika