Foggia. I colpi a effetto, nel tennis e nel tennis tavolo, sono la parte migliore della sorpresa per avversari, soprattutto se distratti. La politica ne prende atto e formalizza una parte delle sue imprese emotive, cosa che la stessa ha ormai gettato nel dimenticatoio, giocando a far carriera nell’arte dei “colpi a sorpresa”, tra l’altro già scritti in campagna elettorale. La distrazione dell’elettorato nel discernere cose scritte e finzioni, che non di certo fanno bene alla politica e chi la contrae come fonte di ispirazione e di vita, incide sulle “uscite strategiche” di una politica che ormai non ha più il senso della misura.
Non è una questione personale o ideologica come potrebbe pensarsi, ma una questione di competenze, quelle che, proprio compagini quali quella che ha visto conquistare lo scranno più alto in quel di Foggia, ha manifestato e urlato a squarciagola in campagna elettorale. In occasione di uno spettacolo teatrale che ha visto la popolare Vladimir Luxuria esibirsi, la sindaca Maria Aida Episcopo, a nome suo e della maggioranza tutta ha invitato il personaggio televisivo a raccogliere positivamente il testimone di direttore artistico del Teatro Giordano, vera perla della città di Foggia e di tutta la Puglia.
Una mossa chiaramente studiata in campagna elettorale in favore del sostegno politico che la professionista dello spettacolo ha profuso senza risparmio alcuno. Nulla di strano se Foggia e provincia non avessero grandi nomi dello spettacolo e del teatro. Michele Placido uno dei papabili che nel tempo ha dato lustro al bellissimo monumento nazionale che merita una scelta più idonea alla sua fama e onorare il nome altisonante che magicamente lo premia nel mondo.
La trovata a effetto della sindaca non è piaciuta a tutti, anzi ha creato imbarazzo e mal di pancia ai compagni di viaggio che della scelta e soprattutto della tempistica, non ne sapevano davvero nulla. La voce autorevole della Bottega degli Apocrifi, critica senza mezzi termini la scelta, con una frase che rimanda la palla alla sindaca usando l’effetto contrario che nel tennis e nel tennis tavolo produce un certo imbarazzo nella difesa – “la sindaca di Foggia, una signora di buona volontà ma che a guardarla dall’esterno non è ancora riuscita a mostrare il lato femminile della buona politica, senza alcun criterio e senza alcun atto amministrativo, nomina alla direzione artistica del Teatro Umberto Giordano una Vladimir Luxuria che con il teatro e la cultura ha poco e niente a che fare ma che fa rumore utile a far scrivere sui social – un attacco frontale che lascia il segno soprattutto per la parte finale del suo inciso negativo – Ilbuon Aristofane mi invita alla pace, e lo fa ancora con quel certo stile che ci fa essere un po’ tutti, Vladimir inclusa, stercorari intenti a valorizzare la merda che ci circonda”.- Fanno seguito i malumori dei 5 stelle e quelli dell’alleata lista assai vicina al presidente Emiliano, CON FOGGIA, di cui promotore Rosario Cusmai. – “Si vociferava da tempo ma nessuno, se non quelli a stretto contatto con la sindaca, sapeva di ciò che stava per accadere” – le parole di qualche consigliere a cui si aggiungono quelle di Antonio Vigiano – “Il Teatro Giordano, il tempio della cultura foggiana, affidato a Luxuria, attuale conduttrice del programma televisivo demenziale “L’Isola dei famosi”. Nulla contro Luxuria, ma perché si sceglie sempre l’appartenenza a scapito della sostanza? E la sostanza la ritrovo in Gianna Fratta, in Luciano Natale, in Roberto Galano, in Pino Casolaro, in Pino Bruno, figli di questa terra che vivono quotidianamente la nostra città, le culture musicali e teatrali, sono indiscusse – che conclude con un avvertimento – Staremo a vedere!“– Malumori nel palazzo che già traballa vista l’inizio della fine della desistenza che i 5 stelle di Città hanno praticamente messo in atto.
Già da subito il coordinatore Mario Furore ebbe a sottolineare il suo malumore soprattutto per la dichiarata indipendenza della sindaca, proposta proprio dai 5 stelle che ne dichiararono l’appartenenza. L’effetto Giuseppe Conte, guerrierospaccatutto, già miete vittime. La scelta di convivere con CON FOGGIA, lista del Presidente Emiliano, alla lunga sarà determinante per la continuità amministrativa di una accozzaglia di movimenti e partiti, in primis il PD, che oggi è alla “carezza facile” nei confronti della sindaca e ne traccerà vie decisamente tortuose e piene di agguati che dagli angoli più reconditi dei bei palazzi cittadini, vedranno spuntare come funghi patti elettorali, condizioni e condizionamenti che con la politica hanno davvero poco a che fare.
Sarebbe auspicabile, prima delle suonate di trombe e tromboni, accordare l’orchestra e produrre gli atti prima dei top spin a effetto che spesso nel ritornare la risposta, danneggiano il primo a aver liftato.
Dall’esame degli atti e dalla diretta voce di consiglieri di maggioranza, non esiste infatti, nessun atto che assegna la direzione artistica alla Luxuria. Ma si sa, in politica tutto è concesso, e quello che si dice oggi è pura fantasia già ieri. Sarà telenovela? Molti dicono che a volte accendere il fuoco rischia di appiccare incendi incontrollabili. Speriamo siano pronti già i vigili del fuoco, vista la vicinanza del comando al Teatro Giordano e di conseguenza alla bella sede del Palazzo di Città.
Maurizio VARRIANO
