Foggia, 29/07/2021 – (repubblica) De Benedictis negli interrogatori davanti ai magistrati salentini che indagano sulla presunta corruzione per la quale è stato arrestato nell’aprile scorso. L’ex magistrato ha negato rapporti privilegiati con altri legali.
I soggetti beneficiati, in gran parte appartenenti a famiglie mafiose o legate alla criminalità organizzata barese, foggiana e garganica, potevano contare sullo sperimentato accordo corruttivo (circostanza peraltro nota da tempo nell’ambiente criminale per come riferito dai collaboratori di giustizia) tra il giudice e l’avvocato arrestati questa mattina, che in cambio del pagamento di somme di denaro, riuscivano ad ottenere provvedimenti di concessione di arresti domiciliari o rimissione in libertà, pur essendo sottoposti a misura cautelare in carcere per reati anche associativi di estrema gravità, che gli consentivano di rientrare nel circuito criminale, con indubbio vantaggio personale, del difensore e delle stesse organizzazioni criminali.
“Non ho ricevuto soldi da altri avvocati oltre a Giancarlo Chiariello“: lo ha detto nell’interrogatorio del 10 giugno e lo ha ribadito il 23 dello stesso mese l’ex giudice barese Giuseppe De Benedictis. Cinque gli interrogatori a cui si è sottoposto finora, due di garanzia davanti alla gip salentina Giulia Proto e tre investigativi davanti ai pm Roberta Licci e Alessandro Prontera, che ripetutamente gli hanno chiesto se volesse confessare altri illeciti.