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DIO San Michele Arcangelo: il Difensore Celeste nel giorno della sua festa

San Michele è tradizionalmente riconosciuto come l’Arcangelo incaricato di guidare le anime al cospetto di Dio

AUTORE:
Michele Solatia
PUBBLICATO IL:
29 Settembre 2024
Cronaca // Manfredonia //

Il 29 settembre, la Chiesa cattolica celebra la festa di San Michele Arcangelo, una ricorrenza che da secoli illumina il calendario liturgico con il potente simbolo di difesa contro il male e la protezione divina. San Michele non è solo un santo tra i tanti, ma è riconosciuto come il capo supremo dell’esercito celeste, colui che, secondo la tradizione, guida gli angeli nella lotta contro le forze oscure. La sua figura ha ispirato preghiere, arte e devozioni che attraversano il tempo, unendo fedeli di ogni epoca e latitudine nella comune richiesta di protezione e forza.

Il nome e il significato di San Michele

Il nome Michele deriva dall’espressione ebraica Mi-ka-El, che significa “Chi è come Dio?”. Questo interrogativo retorico esprime il cuore della missione di Michele: difendere la gloria e la supremazia di Dio contro le ribellioni. Nella Bibbia, San Michele appare soprattutto nel libro dell’Apocalisse (12,7-9), dove lo vediamo in azione, combattendo e sconfiggendo il dragone, simbolo del male. Anche nel libro di Daniele (10,13; 12,1) viene descritto come il principe celeste che difende il popolo di Dio, segno della sua funzione di protettore.

San Michele Arcangelo: il Difensore Celeste nel giorno della sua festa ph statoquotidiano.it

La devozione e i santuari dedicati a San Michele

La devozione a San Michele Arcangelo è diffusa in tutto il mondo e ha dato vita a celebrazioni e tradizioni locali di grande intensità. Uno dei luoghi più celebri dedicati al culto dell’Arcangelo è il Santuario di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano, in Puglia. Questo luogo di pellegrinaggio millenario è legato a diverse apparizioni dell’Arcangelo e rimane ancora oggi uno dei principali santuari dedicati a Michele. Qui, secondo la tradizione, San Michele sarebbe apparso al vescovo di Siponto nel 490 d.C., indicando il luogo come sacro e protetto da lui stesso.

Non meno noto è il Mont Saint-Michel, un isolotto roccioso situato in Normandia, Francia, dove sorge un’abbazia benedettina che porta il nome dell’Arcangelo. Questo luogo, che coniuga bellezza naturale e architettura sacra, è diventato un simbolo della lotta tra il bene e il male, testimoniando la centralità di San Michele nella spiritualità cristiana europea. L’importanza di questi santuari evidenzia come la figura dell’Arcangelo sia un ponte tra cielo e terra, capace di attrarre migliaia di persone alla ricerca di protezione e di una connessione spirituale con le forze del bene.

San Michele nell’iconografia e nell’arte

L’iconografia di San Michele ha una lunga e ricca tradizione nella storia dell’arte cristiana. Fin dall’antichità, la sua figura è stata rappresentata in mosaici, dipinti, sculture e vetrate che adornano chiese e cattedrali in tutto il mondo. Una delle opere più famose è senza dubbio la scultura di San Michele di Castel Sant’Angelo, a Roma. Questa statua, collocata sulla sommità del castello, rappresenta l’Arcangelo nell’atto di rinfoderare la spada, un gesto simbolico legato alla leggenda secondo cui, durante una processione per scongiurare una pestilenza a Roma nel 590 d.C., San Michele apparve sopra il castello e annunciò la fine del flagello.

Nell’arte rinascimentale e barocca, San Michele è spesso raffigurato come un giovane forte e atletico, vestito di armatura e dotato di ali maestose, che schiaccia il demonio sotto i suoi piedi. Artisti come Guido Reni, Raffaello e Tintoretto hanno immortalato la sua figura in opere che trasmettono l’energia, la potenza e la bellezza della sua missione divina. Questi capolavori continuano a ispirare fedeli e amanti dell’arte, incarnando un simbolo senza tempo di vittoria sul male.

San Michele e la preghiera di protezione

Uno degli aspetti più noti della devozione a San Michele è la preghiera che Papa Leone XIII introdusse nel 1886, nota come Preghiera a San Michele Arcangelo. Si racconta che il Papa ebbe una visione durante la celebrazione di una Messa, in cui vide il male diffondersi nel mondo, e per questo compose una preghiera invocando la protezione dell’Arcangelo. Questa preghiera, per lungo tempo recitata alla fine delle Messe, riflette la fiducia nel potere di San Michele di difendere la Chiesa e i fedeli dalle insidie del maligno:

“San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro presidio contro le malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su di lui il suo dominio, te ne preghiamo supplichevoli; e tu, o Principe della Milizia Celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen.”

Questa preghiera, anche se non più obbligatoria, viene ancora oggi recitata da molti fedeli, soprattutto in momenti di particolare bisogno di protezione spirituale.

La rilevanza di San Michele oggi

In un mondo in cui le sfide spirituali, morali e materiali sembrano sempre più pressanti, la figura di San Michele Arcangelo mantiene una rilevanza straordinaria. Simbolo di giustizia, forza e protezione, San Michele incarna la lotta quotidiana di ciascuno contro le proprie tentazioni e difficoltà, ma anche la fiducia che, attraverso la fede, sia possibile vincere il male. Il 29 settembre non è solo un’occasione per ricordare un grande protagonista della tradizione cristiana, ma anche un invito a riflettere sul valore della difesa del bene e della verità, nella nostra vita personale e nella società.

San Michele Arcangelo, nella sua eterna battaglia contro il male, rappresenta dunque una figura di ispirazione per tutti coloro che desiderano rimanere saldi nella fede e nella speranza, affrontando le sfide della vita con coraggio e determinazione. In un tempo che spesso sembra dominato dall’incertezza e dalla paura, il suo esempio ci richiama a guardare verso l’alto, certi che, alla fine, il bene trionfa sempre.

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"Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo" (Libro di Daniele)

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