Foggia – Gabriel, un bambino di cinque anni affetto dalla sindrome di Cornelia de Lange, una rara malattia genetica multisistemica che colpisce 1 neonato su 45.000-60.000, vive una realtà quotidiana fatta di gravi difficoltà fisiche e cognitive. Pesando appena dieci chili e necessitando di assistenza costante, Gabriel richiede cure specifiche e continue, assistito dalla madre, Anna Rita Bonfitto, che con determinazione continua a lottare per i diritti del figlio.
Nonostante l’Asl di Foggia abbia disposto un supporto scolastico specialistico con la presenza di un operatore socio-sanitario (Oss) e un educatore con titolo ABA per almeno cinque ore al giorno, la situazione scolastica di Gabriel rimane critica. Frequentando l’asilo Leopardi da due anni, il bambino ha potuto beneficiare solo di un supporto parziale: quest’anno è previsto infatti un intervento di un’ora quotidiana da parte di un operatore socio-sanitario, decisamente insufficiente per le necessità di Gabriel. “Sono costretta a intervenire di persona – racconta la madre – per nutrirlo tramite sondino e assicurarmi che riceva le attenzioni di cui ha bisogno. Senza un’assistenza adeguata, è impossibile per lui frequentare la scuola come qualsiasi altro bambino”.
L’avvocato Rosario Pizzarelli, legale che assiste la famiglia, descrive il caso come “una vicenda assurda e incresciosa” che, a oggi, non ha trovato risposte concrete da parte delle istituzioni. “Abbiamo già segnalato più volte la situazione alle autorità competenti, in particolare al Comune di Foggia, ma le risposte sono state evasive e mai seguite da incontri risolutivi”.
Di fronte a una situazione che appare immutata e all’assenza di un supporto scolastico sufficiente, la madre di Gabriel, sostenuta dal suo legale, lancia un appello accorato alle istituzioni affinché il diritto all’istruzione e a un’assistenza adeguata siano garantiti al figlio. “Dobbiamo aiutare Gabriel – sottolinea l’avvocato Pizzarelli – e ci aspettiamo che il buon senso prevalga in questa vicenda”.
Lo riporta l’Immediato.net